Un contributo di 500.000 euro è stato dato dal governo italiano per fornire cibo a quanti soffrono le conseguenze della siccità in Zambia. Lo annuncia oggi il World food programme (Wfp), l’agenzia delle Nazioni Unite che interviene con aiuti alimentari nelle zone di crisi. A causa della prolungata assenza di piogge e della conseguente siccità, in Zambia 2,3 milioni di persone vivono in una situazione di grave insicurezza alimentare e necessitano urgentemente di assistenza umanitaria. “Nel contesto di questa crisi, il contributo italiano d’emergenza, confermato a dicembre 2019, è di vitale importanza per Wfp. I finanziamenti ci permetteranno di acquistare 340 tonnellate di legumi per rispondere ai bisogni alimentari di circa 99.000 persone per un intero mese, in modo che quanti vivono nelle aree più colpite dalla siccità possano ricevere l’assistenza immediata di cui hanno bisogno”, ha detto Jennifer Bitonde, rappresentante Wfp in Zambia. Il Wfp continuerà a lavorare per rafforzare la resilienza delle comunità ai futuri shock climatici, come definito nel “Piano strategico per il Paese 2019-2024”. Sarà messo a disposizione un supporto logistico per il trasporto e la consegna di farina di mais fornita dal governo. Inoltre, il Wfp sta acquistando e consegnando legumi al fine di assicurare un paniere alimentare nutriente. Collabora inoltre con le organizzazioni non governative partner che si occupano del monitoraggio delle distribuzioni alimentari, per assicurarsi che le risorse raggiungano i più bisognosi. Circa 1,1 milione di persone riceveranno il sostegno del Wfp, mentre altri 1,2 milioni di persone saranno assistite dal governo e da altri partner.