Misericordia: card. Krajewski ad Albano, case accoglienza diocesi sono “piccole realtà di puro Vangelo”

“Non contano i numeri, ma piccole realtà come queste, sempre aperte per i poveri. Sono esperienze di puro Vangelo”: il card. Konrad Krajewski definisce così tre strutture di accoglienza della diocesi di Albano presenti sul litorale laziale, di cui l’elemosiniere del Papa ha incontrato gli ospiti questo pomeriggio. “Ascoltando le vostre esperienze mi viene da dire che la carità senza la vita consacrata non esiste”, ha osservato il card. Krajewski. Sono infatti le suore missionarie dell’Incarnazione ad accogliere a Torvaianica cinque famiglie in difficoltà (17 persone in totale) provenienti da Sri Lanka, Armenia e Italia. Sedici persone, soprattutto madri sole con figli, sono ospiti invece ad Anzio della casa di prima accoglienza “Card. Pizzardo”, gestita dai padri orionini. Arrivano da Italia, Russia, Nigeria, Tunisia, Marocco, Romania, rappresentano un microcosmo culturale e religioso e vengono accolte per tempi anche lunghi, in attesa di stabilità abitativa e lavorativa. La casa “Mons. Dante Bernini” di Tor San Lorenzo, infine, affidata da qualche mese a due francescani del terz’ordine regolare, coinvolge nove padri separati e un uomo solo in un progetto annuale di accoglienza e reinserimento, con possibilità di ospitare anche i figli. Tra loro c’è Roberto, 56 anni, palermitano. Nel 2009 ha visto fallire l’attività che aveva intrapreso, poi si è separato dalla moglie e si è trovato a dormire in macchina. “Ho scoperto questa struttura su internet e da maggio 2019 sono qui – racconta al Sir –. Ho ricominciato a dialogare con altri e riscoperto una dimensione di socialità. Avevo cresciuto una figlia mia e i tre figli della mia ex moglie. Alla mia età, nonostante quarant’anni di esperienza, è difficile trovare lavoro e mi trovo ad accettare piccoli impieghi notturni saltuari. L’incertezza per il futuro è ciò che più mi rende inquieto”, conclude.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa