Ecumenismo è parola quanto mai attuale e portatrice di futuro. Ne è convinto il Consiglio delle Chiese cristiane di Padova, che ha presentato oggi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si tiene in città dal 18 al 25 gennaio. Al Consiglio, costituito nel 2017 in forma strutturata dopo un cammino di dialogo che in città dura da circa trent’anni, aderiscono le Chiese ortodossa greca, ortodossa romena, evangelica luterana, evangelica metodista e cattolica.
“Il Consiglio delle Chiese cristiane non è una scatola vuota, è un guardarsi in faccia tra cristiani e renderci conto che non siamo credibili come religioni se non parliamo di pace e se tra noi non c’è una pace vissuta. Quest’organismo è stato creato per passare dal conoscersi al riconoscersi, per essere testimonianza di pace, bellezza e annuncio alla luce del Vangelo”, ha affermato don Giovanni Brusegan, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo.
“Di fronte alle sfide che la società ci pone possiamo finalmente parlare con voce unica”, ha aggiunto padre Gheorghe Liviu Verzea, teologo e parroco della comunità ortodossa romena di Padova, che attualmente presiede il Consiglio.
“Il nostro auspicio – ha aggiunto la pastora Daniela Santora della comunità metodista, che esiste a Padova da fine Ottocento – è che il nostro non sia solo un incontro per lodare insieme Dio ma anche per portare un cambiamento a livello sociale. In questo periodo di venti di guerra è importante un messaggio unitario di pace”.