Papa Francesco: il 23 febbraio celebra la messa a Bari per l’incontro sul Mediterraneo
Papa Francesco celebrerà una messa a Bari, domenica 23 febbraio alle 10.45, nell’ambito dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Conferenza episcopale italiana. A renderlo noto è stata oggi la Sala Stampa della Santa Sede, all’interno del calendario delle celebrazioni presiedute da Francesco nei mesi di gennaio e febbraio. (clicca qui)
Politica: mons. Russo (Cei), “cultura della responsabilità per curare le pulsioni antidemocratiche”
“Auguro che finalmente possa esserci un’inversione di tendenza rispetto al clima di sfiducia generale verso le Istituzioni. La passione e la competenza possono essere decisive in questo, insieme all’identità che contraddistingue il nostro Paese”. Così il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, in un’intervista con il Sir. Citando le parole del presidente della Repubblica, mons. Russo auspica che “la cultura della responsabilità possa essere la medicina per curare le ‘pulsioni antidemocratiche’, registrate dagli ultimi Rapporti sul Paese, e la strada per ri-costruire il consenso verso le Istituzioni”. Quanto alle prossime elezioni comunali a Roma, il segretario generale della Cei richiama i tre verbi “votare, appartenere e partecipare” per ripartire: “Si risvegli il senso di appartenenza a una Città e il desiderio di partecipazione. Votare, d’altronde, può ridestare la passione per sentirsi parte di una comunità non frantumata nei desideri dei singoli individui, ma ricomposta da quel collante unico che è il bene comune. Per questo, la partecipazione a un progetto di vita comunitario diventa un’esigenza imprescindibile”. (clicca qui)
Festa Tricolore: Mattarella, “emblema di democrazia, solidarietà e giustizia sociale”
Il Tricolore “è un imprescindibile patrimonio che ci stimola ed esorta a proseguire, con rinnovato impegno e sulla base di radici comuni, il nostro cammino caratterizzato da innovazione, progresso, rispetto e benessere”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Tricolore, “la nostra Bandiera” di cui si è celebrato oggi il 223° anniversario. “L’articolo 12 della Costituzione – prosegue il Capo dello Stato – identifica nel Tricolore il Vessillo ufficiale della Repubblica. Esso raffigura l’emblema dei valori della Carta Fondamentale quali democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo, solidarietà e giustizia sociale”. “Esso racchiude i sentimenti di unità e di coesione, rappresenta i nostri valori e l’identità nazionale e costituisce ideale legame tra le diverse generazioni e tra tutti gli italiani o figli di italiani residenti all’estero”, conclude Mattarella: “Viva il Tricolore, viva la Repubblica”. (clicca qui)
Consiglio d’Europa: mons. Gallagher (Santa Sede), “identità europea basata su valori condivisi che trascendono le diversità culturali”
(Strasburgo) Nel 2020 ricorre il 70° anniversario della Convenzione europea dei diritti umani, “vera pietra angolare per la protezione delle persone da ogni violazione dei diritti umani”, ma anche strumento che ha contribuito a “forgiare una identità europea basata su valori condivisi che trascendono le diversità culturali”. Da qui è partito l’arcivescovo Paul Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, che oggi ha tenuto la relazione introduttiva alle “giornate interdisciplinari” su “Costruire l’Europa insieme. 50 anni di Santa Sede al Consiglio d’Europa”. Se però si vuole offrire una visione dell’Europa bisogna “iniziare dicendo che non esiste ancora un’unica percezione dell’Europa, nemmeno dal punto di vista del progetto da realizzare”. Nel suo intervento, mons. Gallagher ha voluto però presentare “un’idea dell’Europa che non ignora le sue fondamenta e le sue radici cristiane” e ha tratteggiato “alcune idee di un progetto di costruzione europea che non sono valide solo per cattolici o cristiani in generale, ma che possono costituire elementi di riflessione per qualsiasi persona di volontà”. Gallagher ha anche sottolineato che “è per proteggere l’uomo nella sua inviolabile dignità che la Chiesa cattolica si è posta come un ardente difensore dei diritti umani” e ha offerto “una visione armoniosa in cui i diritti sono bilanciati dai rispettivi doveri”. (clicca qui)
Incendi in Australia: vescovi cattolici, piano nazionale in aiuto alle persone e appello a cura della terra per “prevenire tali calamità in futuro”
Un piano nazionale in risposta alla crisi degli incendi che stanno devastando l’Australia e un appello a “prendersi cura della nostra casa comune in modo da prevenire tali calamità in futuro”. È quanto predispongono e chiedono i vescovi australiani per far fronte a livello nazionale a tutte le richieste di aiuto che giungono dalle diocesi e dalle parrocchie dei territori più colpiti. Da settembre, periodo di inizio dei roghi, sono morte 25 persone. Due in particolare gli Stati dove è stato dichiarato stato di emergenza: il Nuovo Galles del Sud e Victoria. Solo nel Nuovo Galles del Sud sono stati bruciati più di 4 milioni di ettari, pari al doppio della Lombardia, e il numero aumenta. Secondo le ultime stime dell’Università di Sydney riportate dal Wwf, circa 480 milioni di mammiferi, uccelli, rettili e altri animali sono morti a causa dei devastanti incendi boschivi del 2019, mentre nelle Blue Mountains solo a novembre e dicembre è andato bruciato il 50% delle riserve naturali. (clicca qui)
Venezuela: mons. Azuaje (presidente vescovi), “situazione moralmente intollerabile”. Nomina di Parra “viola ogni normativa”
“Oggi è tutto orientato al potere, a prendere possesso, ad occupare spazi anziché generare processi. Questo è il messaggio del gruppo di deputati che, violando ogni normativa dell’Assemblea nazionale, si sono designati per dirigere questa istituzione”. È questa la posizione espressa oggi, in apertura dell’Assemblea generale dell’episcopato venezuelano, da mons. José Luis Azuaje Ayala, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Conferenza episcopale del Venezuela, a proposito del blitz dei deputati chavisti fedeli al presidente Nicolas Maduro che domenica hanno eletto, pur in assenza di numero legale, Luis Parra come presidente dell’Assemblea nazionale, assumendo il potere al posto dell’autoproclamato presidente Juan Guaidó. A causa di problemi al ginocchio e al piede mons. Azuaje non era oggi fisicamente presente in aula e la sua prolusione è stata letta dal vicepresidente, mons. Mario Moronta. “Oggi il potere conquista terreno rispetto alla verità”, ha affermato, ricordando che i venezuelani sanno che si è trattato di una nomina “al di fuori di ogni normativa; perciò spetterà al vero direttivo eletto con votazione e secondo le leggi dell’Assemblea nazionale continuare ad approfondire il modo per risolvere i principali problemi che affliggono il popolo”. L’episcopato venezuelano si esprimerà a breve sulla questione con un comunicato ufficiale. (clicca qui)
Usa-Iran: card. Sako (Baghdad), “la regione è un vulcano in procinto di esplodere a causa di decisioni emotive e impulsive”
“È necessaria la saggezza per evitare l’eruzione del vulcano in procinto di esplodere”: lo ha detto il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, durante la messa dell’Epifania, celebrata ieri nella cattedrale di San Giuseppe a Baghdad, davanti a numerosi fedeli accorsi al rito nonostante le tensioni nella capitale irachena. Secondo quanto riferito dal Patriarcato Caldeo, il patriarca ha descritto la situazione critica in Iraq e nella regione come un “vulcano in procinto di esplodere a causa della sconvolgente escalation, delle decisioni emotive e impulsive, della mancanza di saggezza e senso di responsabilità”. Il cardinale si è rivolto “alle persone sagge di tutto il mondo perché evitino questa eruzione, poiché saranno le persone innocenti il carburante di questo fuoco”. Dal patriarca anche un pressante appello alla preghiera a cristiani e musulmani “affinché i responsabili delle decisioni agiscano saggiamente e valutino attentamente le conseguenze delle loro strategie”. (clicca qui)