La cattedrale di Palermo ospita da ieri “Eldorato – Nascita di una nazione”, un progetto di arte contemporanea ideato da Giovanni de Gara e dedicato al tema delle migrazioni e dell’accoglienza. Le porte della chiesa saranno rivestite d’oro utilizzando le coperte termiche in cui vengono avvolti uomini, donne e bambini quando, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano in Italia. L’installazione temporanea ha l’obiettivo di “promuovere una riflessione profonda sull’accettazione del diverso da sé, sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano”.
“Le coperte termiche nel nostro immaginario collettivo sono il simbolo delle migrazioni – spiega l’artista – ma sono comunemente impiegate per il soccorso di chiunque abbia bisogno di calore e accudimento”. Secondo de Gara, l’installazione vuole essere “un invito a riflettere sull’urgenza di andare oltre le barriere che costruiamo ogni giorno nei confronti di chi sfugge alla conformità, proviene da luoghi diversi o prega un altro Dio. Vorrei che quest’oro degli ultimi e degli scartati, come dice Papa Francesco, ci aiutasse a guardarci dentro e a specchiarci nell’altro”. Il progetto “Eldorato”, il cui lungo viaggio ha preso il via nel giugno del 2018 dalle porte dell’abbazia fiorentina di San Miniato al Monte, arriva a Palermo dopo aver fatto tappa sulle porte di sessanta chiese cattoliche, valdesi, metodiste e luterane e di alcuni luoghi comunitari simbolici come il Maschio Angioino (sede del Comune di Napoli), il carcere di Venezia e l’aula magna dell’Università di Bologna.