(Francoforte) Lentamente si avvia il cammino sinodale della Chiesa tedesca in questa seconda giornata dell’Assemblea che ha portato a Francoforte – da ieri e fino a domani – 230 persone, espressione del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) e dalla Conferenza episcopale tedesca (Dbk) che si interrogano su come rinnovare la Chiesa “che ha ferito” e che è stata “ferita” dallo scandalo degli abusi. Il “cammino sinodale” è una “nuova forma” che è stata pensata e che rende possibile “un dialogo paritetico” ha una argomentato il biblista Thomas Söding nella riflessione che ha aperto i lavori della giornata sulla “sinodalità alla luce della lettera di Papa Francesco” ai cattolici tedeschi del giugno scorso. Servono oggi “confronti schietti che mettano sul tavolo senza tabù tutti i problemi scottanti” e “decisioni che portino avanti progetti di riforma concreti”, con tre indicazioni specifiche desunte dalla lettera di Francesco, ha spiegato Söding: che sia un “processo spirituale”, cioè aperto all’“azione dello Spirito”; che non sia un “cammino particolare tedesco, ma nemmeno una marcia di truppe romane nel mondo”. Secondo Söding, “c’è molto che possiamo e dobbiamo cambiare qui in Germania”. E se il procedimento del “vedere, giudicare e agire” si può applicare su questioni che riguardano il livello locale, quando le questioni sono di competenza della Chiesa mondiale, allora occorrerà “vedere, giudicare e far sentire la propria voce, la voce della Chiesa cattolica in Germania”. La terza indicazione del biblista, è che “al centro di tutti i nostri confronti ci sia il Vangelo”, consapevoli che “ciò che viene deciso per promuovere l’evangelizzazione è già evangelizzazione”. Prima di entrare nel merito dei 4 temi scelti, l’assemblea ha dovuto votare una serie di modifiche del “regolamento assembleare” che accanto allo Statuto approvato anche da Roma, specifica in maniera teutonica norme e limiti di questo lavoro.