Dialogo interreligioso: mons. Coda (Istituto Sophia), “incontro di Bari grande segno di speranza”

“Il contenuto del Documento firmato un anno fa ad Abu Dhabi è quello di stringere in un patto di amicizia e di alleanza fra i cristiani della Chiesa cattolica e i musulmani. Di costruire pace, giustizia, fraternità universale, ispirandosi ciascuno ai rispettivi valori, ritrovandosi fratelli e sorelle sotto lo sguardo di un Dio che vuole il bene di tutti, a partire dagli ultimi”. Così mons. Piero Coda, preside dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, ieri a Firenze a margine dell’incontro dedicato al “Documento sulla fratellanza umana” sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb. Con questo momento di riflessione, i promotori – Centro internazionale studenti Giorgio La Pira, Istituto universitario Sophia, Comunità Islamica Firenze e Toscana, Fondazione Giorgio La Pira – hanno inteso dare vita a un percorso più strutturato tra le due realtà religiose, per un’amicizia islamico-cristiana a Firenze.
Mons. Coda, soffermandosi sul significato e sulle prospettive del Documento, ha poi parlato “del grande segno di speranza che arriva dall’incontro di Bari, dal 19 al 23 febbraio, che sarà concluso dal Papa”: “Attorno al Mediterraneo vi sono la tradizione cristiana dell’Occidente e dell’Oriente, che sono chiamate a camminare insieme e ad aprirsi alle altre tradizioni religiose, quella ebraica e quella islamica, per far diventare il Mediterraneo un lago di pace, un lago attraversato da rotte di incontro, di fraternità”.

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