La giornata più violenta dall’inizio dell’anno e una delle peggiori dall’avvio delle proteste. Santiago del Cile e il suo hinterland sono state teatro ieri di una vera e propria guerriglia urbana, che ha provocato la morte di un giovane manifestante, il ferimento di almeno 33 carabinieri (di cui uno grave) e l’arresto di 124 persone.
La causa scatenante di questa nuova ondata di violenza è stata la morte di Jorge Mora, un tifoso del Colo Colo che è morto dopo essere stato investito da un camion dei carabineros, all’uscita dello Stadio Monumentale di Santiago, mentre era in corso un assalto al camion stesso. Il Colo Colo è noto come club per alcune opacità della sua proprietà e per la violenza della sua tifoseria.
A essere attaccati sono stati almeno 20 Commissariati in vari quartieri e sobborghi della capitale, come Conchalí, Colina, Quilicura, San Ramón, La Pintana, La Granja, Cerro Navia, Maipú, Padre Hurtado ed El Monte, lasciando un bilancio di 33 feriti in uniforme. Uno di questi è grave a causa dello scoppio di una bomba molotov. La vittima è un ventiduenne manifestante investito da un autobus del Transantiago, rubato da persone incappucciate.