“Il Green Deal europeo va sostenuto con un adeguato sostegno finanziario perché la transizione industriale dei sistemi produttivi esporrà anche a dei costi”. Lo ha affermato questa mattina a Sofia il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando la stampa dopo il vertice con il primo ministro della Repubblica di Bulgaria, Boyko Borissov.
Il premier ha ribadito l’importanza del “rilancio della crescita, dello sviluppo sociale, dell’occupazione in Europa che deve caratterizzare la transizione verso l’Europa verde” e ha auspicato un intervento di “aggiornamento e revisione del patto di stabilità e di crescita”, una “nostra sensibilità che sta riscuotendo molta attenzione presso altri Paesi”. Sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027, Conte ha confermato che “ci sono ancora delle criticità” e che “l’Italia non accetta accelerazioni”. “Non vogliamo compromessi al ribasso che possano danneggiare settori chiave come l’agricoltura o la coesione sociale nei territori meno sviluppati”, ha precisato. Dal presidente del Consiglio anche l’augurio che “le tensioni commerciali a livello mondiale abbiano fine in modo da evitare una spirale protezionistica che non può avere vincitori ma che rischia di vederci tutti perdenti”.
Per l’Italia, la Bulgaria “rappresenta un modello di riferimento per i Paesi dell’area, pienamente integrata nell’Ue, nella Nato, con buone relazioni con tutti i Paesi vicini”. Insieme i due premier hanno condiviso la convinzione che “l’Albania e la Nord Macedonia siano integrati al più presto” nell’Ue, che “partano al più presto i negoziati di adesione per questi due Paesi”. Conte ha tributato alla Bulgaria un “ruolo incisivo” nel processo di allargamento e ha auspicato “una maggiore stabilità, sicurezza e prosperità dell’intera area dei Balcani occidentali”.