Papa Francesco: a Congr. Dottrina della fede, bene gli hospice, “non abbandonare mai nessuno in presenza di mali inguaribili”. “Aggiornare” norme sui “delicta graviora”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Quanto bene fanno gli hospice per le cure palliative, dove i malati terminali vengono accompagnati con un qualificato sostegno medico, psicologico e spirituale, perché possano vivere con dignità, confortati dalla vicinanza delle persone care, la fase finale della loro vita terrena”. È l’omaggio del Papa, contenuto nel discorso rivolto ai partecipanti alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della fede, auspicando che “tali centri continuino ad essere luoghi nei quali si pratichi con impegno la ‘terapia della dignità’, alimentando così l’amore e il rispetto per la vita”: “L’approccio relazionale − e non meramente clinico − con il malato, considerato nella unicità e integralità della sua persona, impone il dovere di non abbandonare mai nessuno in presenza di mali inguaribili”. “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano”, ha assicurato Francesco citando Santa Teresa di Calcutta, “che ha vissuto lo stile della prossimità e della condivisione, preservando, fino alla fine, il riconoscimento e il rispetto della dignità umana, e rendendo più umano il morire”. Il Papa ha espresso, inoltre, il suo apprezzamento per l’opera di revisione delle norme sui “delicta graviora” riservati al dicastero, in modo da “aggiornare la normativa in vista di una maggiore efficacia delle procedure, per renderla più ordinata e organica, alla luce delle nuove situazioni e problematiche dell’attuale contesto socio-culturale”. “Vi esorto a proseguire con fermezza in questo compito, per offrire un valido contributo in un ambito in cui la Chiesa è direttamente coinvolta a procedere con rigore e trasparenza nel tutelare la santità dei Sacramenti e la dignità umana violata, specialmente dei piccoli”, l’appello del Papa, che si è infine congratulato per la recente pubblicazione del documento elaborato dalla Pontificia Commissione Biblica circa i temi fondamentali dell’antropologia biblica, con il quale “si approfondisce una visione globale del progetto divino, iniziato con la creazione e che trova il suo compimento in Cristo, l’Uomo nuovo, il quale costituisce la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana”.

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