Questa mattina il presidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek), pastore Christian Krieger, insieme al presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), card. Jean-Claude Hollerich, sarà in udienza privata da Papa Francesco. A dare la notizia è l’agenzia di stampa evangelica italiana Nev. “Se vogliamo promuovere l’unità dei cristiani dobbiamo avere una voce comune”, ha detto il pastore Krieger. Lo scorso anno la Conferenza delle Chiese europee ha celebrato il 60° anniversario della sua fondazione, mentre la Comece celebra il 40° della sua nascita il 3 marzo del 2020. Il presidente della Kek è in visita in questi giorni alle Chiese italiane appartenenti all’organismo ecumenico continentale. Ieri mattina ha incontrato il presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Luca Maria Negro, e la presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), pastora Mirella Manocchio. Tre i temi che stanno a cuore alla leadership della Kek: la Brexit, il superamento del populismo e il ruolo delle chiese nell’Europa del futuro. In un’intervista alla rubrica Protestantesimo, che andrà in onda su Rai Due il prossimo marzo, il pastore Krieger ha detto: “Siamo in una fase critica della storia europea. Per questo serve che come Chiese continuiamo a essere forti e a lavorare insieme per l’Europa che abbiamo costruito e quella che intendiamo costruire. Serve cooperazione e andare oltre i limiti e le frontiere ideologiche e politiche”.
Il presidente della Kek ha inoltre parlato dell’importanza di vigilare costantemente affinché i simboli religiosi non vengano utilizzati in modo strumentale. Il populismo crea divisioni, marginalizzazioni e discriminazioni che colpiscono le minoranze. Per questo, sostiene Krieger, “le Chiese hanno chiesto al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, di prendere parte al processo in corso; il progetto di rifondazione democratica dell’Europa ha bisogno anche delle Chiese”.