“L’Unicef è sul campo in Siria e lavora per la sopravvivenza dei bambini che vivono in contesti di violenza, caos e freddo, nonostante le restrizioni all’accesso umanitario. Nel nord-ovest, insieme ai nostri partner, stiamo raggiungendo i bambini con vestiti e coperte invernali, acqua potabile pulita, servizi di gestione dei rifiuti, consulenze sanitarie, istruzione e sostegno psicosociale per aiutare i bambini a superare gli shock che hanno subito”. Lo specifica il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore in una nota odierna particolarmente preoccupata per le condizioni dei minori nel Paese mediorientale. “Questi sforzi, pur essendo salvavita, non sono sufficienti. Solo la fine della guerra può portare ai bambini siriani la sicurezza di cui hanno bisogno e che meritano. Fino a quel momento, il loro diritto a un presente pacifico e a un futuro di speranza rimarrà disatteso”.
Con l’inizio di un nuovo anno, Unicef lancia un appello “a nome di milioni di bambini in Siria”. “Chiediamo a coloro che combattono, specialmente nel nord-ovest, e a coloro che esercitano influenza su di loro, di fermare tutti gli attacchi contro i bambini e i servizi per loro, comprese le strutture sanitarie e scolastiche e i sistemi idrici; raggiungere un’immediata cessazione delle ostilità nel nord-ovest della Siria per proteggere innanzitutto i bambini, riprendere gli sforzi per raggiungere un accordo pacifico e porre fine alla guerra in Siria una volta per tutte; rinnovare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che facilitano un accesso umanitario continuo e senza ostacoli a tutti i bambini che ne hanno bisogno nel nord-ovest e altrove in Siria attraverso tutte le modalità possibili, anche attraverso le linee di controllo all’interno della Siria o oltre i suoi confini”.