“Coordinate del cammino ecclesiale che ci attende”, con obiettivi che “indicano ad ogni comunità cristiana le mete da raggiungere” e temi che sono “dei veri e propri itinerari comunitari da percorrere per raggiungere gli stessi obiettivi”. L’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, ha presentato alla diocesi un testo di riflessione che detta le linee pastorali per il triennio 2020/2022. È lo stesso presule a precisare che “non si tratta di un piano pastorale e, quindi, non indica obiettivi pratici e strumenti concreti per raggiungerli”.
Una scelta “nuova”, dettata dalla consapevolezza che “la realtà” è “molto più dinamica di quanto i piani pastorali” prevedano e così le loro indicazioni risultano “in breve tempo obsolete”, ma anche dalla necessità di rispondere ad alcune comunità parrocchiali ed ecclesiali che “hanno invocato il diritto di esprimere in pienezza la loro dinamica pastorale senza doversi pensare come mere esecutrici di un programma diocesano imposto dall’alto e avulso dalle esigenze delle realtà locali”.
Il testo è composto da due parti. La prima – intitolata “’Andate dunque… Io sono con voi tutti i giorni’, annunciare oggi il Vangelo. Chiesa convocata per una conversione missionaria delle nostre comunità” – è una riflessione di mons. Lorefice in occasione della Settimana della Parola: si occupa di primo e secondo annuncio nella Chiesa di Palermo ed è proposta “come lente e chiave di lettura delle linee pastorali triennali”. “Questo documento racchiude le linee pastorali diocesane principali condivise ed elaborate fino ad oggi”. All’interno di questo cammino, il presule indica il tema della “conversione missionaria delle nostre comunità” che “rinvia all’azione dello Spirito Santo, che anche in questo delicato cambiamento d’epoca continua a convocare e ad accompagnare le Chiese – e tra esse la nostra Chiesa di Palermo – verso una conversione spirituale e pastorale”. Nella seconda parte vengono indicati quattro obiettivi generali e tre temi specifici pastorali per i prossimi tre anni. Si tratta di “obiettivi descrittivi che offrono, a larghe linee, alcune coordinate del cammino ecclesiale che ci attende”.