Si svolgerà, stamattina, alle 11.30, la presentazione dei dati 2019 del servizio colf e badanti delle Acli di Bologna, nella sede di via delle Lame. Il campione dell’analisi riguarda circa 3.000 nuovi contratti annuali. “Un universo significativo dal punto di vista della ricerca sociologica, se si pensa che in tutta la provincia di Bologna le badanti totali risultano essere circa 11.000, 9.500 le colf”, si legge in una nota delle Acli bolognesi. La suddivisione per età e nazionalità, così come l’analisi dei dati anagrafici dei datori di lavoro ha fatto emergere “elementi interessanti, che aprono scenari economici e di welfare che non è possibile trascurare nel prossimo futuro”. Per questo motivo, le Acli di Bologna, con l’occasione, lanceranno un proprio osservatorio sul lavoro domestico, per metterlo in relazione a temi dell’invecchiamento, del benessere socio-economico delle famiglie e delle badanti stesse, della disabilità, degli infortuni sul lavoro. Già da tre anni, per lo stesso motivo, le Acli bolognesi hanno avviato corsi di formazione specifici, per una professione che è regolamentata solo dal punto di vista contrattuale, ma per cui non sono previsti percorsi di studio specifici. L’analisi dei dati sarà accompagnata dal commento di Claudio Natali, che nell’ultimo anno si è occupato per il Patronato Acli del collocamento dei lavoratori domestici, oltre che dalle testimonianze di un datore di lavoro, Stefano Toschi, adulto con disabilità grave, e di Pavel, badante dell’Europa dell’Est, che racconteranno le proprie esperienze.