Papa Francesco: udienza, “sarebbe bello imparare a memoria le Beatitudini”

foto SIR/Marco Calvarese

“Sarebbe bello impararle a memoria per ripeterle, per avere nella mente e nel cuore questa legge che Gesù ci dà”. È l’auspicio pronunciato a braccio dal Papa, a proposito delle Beatitudini, oggetto, a partire da oggi, di un nuovo ciclo di catechesi durante le udienze generali del mercoledì. “Ogni Beatitudine si compone di tre parti”, ha ricordato Francesco, rivolgendosi ai 7mila presenti oggi in Aula Paolo VI: “Dapprima c’è sempre la parola ‘beati’; poi viene la situazione in cui si trovano i beati: la povertà in spirito, l’afflizione, la fame e la sete della giustizia, e via dicendo; infine, c’è il motivo della beatitudine, introdotto dalla congiunzione ‘perché’”. “Il motivo della beatitudine non è la situazione attuale, ma la nuova condizione che i beati ricevono in dono da Dio – ha fatto notare il Papa -: ‘perché di essi è il regno dei cieli’, ‘perché saranno consolati’, ‘perché erediteranno la terra’, e così via”. “Nel terzo elemento, che è appunto il motivo della felicità, Gesù usa spesso un futuro passivo”, ha proseguito Francesco: “Saranno consolati, riceveranno in eredità la terra, saranno saziati, saranno perdonati, saranno chiamati figli di Dio”.

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