“Le Beatitudini contengono la carta d’identità del cristiano, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita”. Lo ha detto il Papa, che ha iniziato oggi in Aula Paolo V I, davanti a 7mila persone, una nuova serie di catechesi, che ha come oggetto le Beatitudini nel Vangelo di Matteo, testo che apre il “Discorso della montagna” e che “ha illuminato la vita dei credenti e anche di tanti non credenti”, ha ricordato Francesco, secondo il quale “è difficile non essere toccati da queste parole, ed è giusto il desiderio di capirle e di accoglierle sempre più pienamente”. “Gesù, vedendo le folle che lo seguono, sale sul dolce pendio che circonda il lago di Galilea, si mette a sedere e, rivolgendosi ai suoi discepoli, annuncia le Beatitudini”, ha ricordato il Papa, sottolineando che “il messaggio è indirizzato ai discepoli, ma all’orizzonte ci sono le folle, cioè tutta l’umanità”. “È un messaggio per tutta l’umanità”, ha aggiunto a braccio. Inoltre, il “monte” rimanda al Sinai, dove Dio diede a Mosè i Dieci Comandamenti. “Questi ‘nuovi comandamenti’ sono molto più che delle norme”, ha detto Francesco, spiegando che “Gesù non impone niente, ma svela la via della felicità – la sua via – ripetendo otto volte la parola beati”.