Alzheimer: Airalzh, investire di più nella ricerca. Priorità terapie, diagnosi precoce, medicina digitale. Bando di 300mila euro per giovani ricercatori

“Abbiamo bisogno come paese di fare un grande salto culturale. Le risorse che si mettono sul sistema salute non possono essere considerate semplice spesa pubblica ma un grande investimento sulla vita delle persone”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo alla presentazione, oggi, a Roma, dei risultati ottenuti negli ultimi tre anni dai ricercatori della rete Airalzh Onlus, Associazione italiana ricerca Alzheimer, grazie al contributo di 75 assegni di ricerca annuali da parte di Coop, importante insegna della grande distribuzione che nel 2020 sosterrà altre 7 borse di studio per giovani ricercatori per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro erogati in quattro anni. In Italia, i malati di demenza sono più di 1 milione la maggior parte dei quali affetti da Alzheimer, malattia che oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 65 anni; con l’aumento dell’aspettativa di vita, si calcola che nel corso dei prossimi 30 anni i casi potranno triplicare. Non solo, le persone coinvolte in maniera indiretta, fra cui familiari e caregiver, sono ben tre milioni.
“Un recente studio europeo ha dimostrato che un trattamento in grado di ritardare la progressione della malattia del 50% porterebbe ad una forte riduzione di pazienti in stadi avanzati della malattia – afferma Monica Di Luca, vicepresidente Airalzh e presidente di European Brain Council –. Ciò comporterebbe un aumento della qualità di vita dei pazienti ed un aumento degli anni di vita senza disabilità (Qaly) pari a 1,75 anni per paziente. Nel complesso, si stima che un simile trattamento riduca i costi totali dell’assistenza da 22mila euro a 12.406 euro a persona”.
Ricerca e innovazione rimangono quindi essenziali per l’identificazione di trattamenti innovativi ed adeguati. Tre i progetti presentati tra quelli che hanno prodotto interessanti risultati nell’ambito della diagnosi precoce, dell’identificazione di nuovi bersagli terapeutici, dello stile di vita e della prevenzione. Terapie, diagnosi precoce, medicina digitale, biomarcatori sono i temi su cui Airalzh intende concentrare in futuro la propria attenzione. “Per il 2020 – rilancia la presidente Alessandra Mocali (Università degli studi Firenze) – verrà indetto un bando aperto indipendente per cui Airalzh ha stanziato un budget di 300mila euro volto a finanziare progetti di eccellenza – finanziabili fino ad un massimo di 50 mila euro – per proseguire la ricerca sull’Alzheimer in centri di ricerca, pubblici o privati, situati in Italia”. Il bando è rivolto a giovani ricercatori in Italia.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo