Regionali: Emilia-Romagna e Calabria, i risultati. Salvini, “popolo ha sempre ragione”. Zingaretti, “grazie sardine”
Emilia-Romagna al centrosinistra, Calabria al centrodestra. Alla luce del risultato elettorale delle regionali svoltesi ieri, oggi si surriscalda il dibattito politico, che coinvolge soprattutto Pd, Lega, 5Stelle (con risultati modestissimi), Italia Viva (assente al voto), tenuta del governo Conte. Elevata l’affluenza alle urne in Emilia-Romagna: 67,7%, con 30 punti in più rispetto al 37,7% della precedente consultazione di riferimento del 2014. L’affluenza per le elezioni regionali in Calabria invece è stata del 44,3%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,2% della precedente consultazione di riferimento. Stefano Bonaccini, confermato governatore emiliano, ha affermato a caldo: “spero sia di insegnamento alla Lega, che ha cercato di trasformarla in una battaglia Salvini contro Bonaccini, che aveva anche poco senso”. Jole Santelli, neo presidente della Calabria: “dedico questi risultati ai miei genitori e alle mie nipoti”. Matteo Salvini (Lega): “In Emilia-Romagna è stata una cavalcata eccezionale commovente e sono orgoglioso. Per me è un’emozione che dopo 70 anni ci sia stata una partita qui”. E aggiunge: “il popolo ha sempre ragione”. Nicola Zingaretti (Pd): “grande vitalità dell’elettorato che ha partecipato in massa. Un immenso grazie al movimento delle sardine”.
Cina: coronavirus, 80 morti e oltre 2.300 casi di contagio. Prorogate le festività per il Capodanno
Pechino ha deciso di prorogare le festività per il Capodanno cinese di tre giorni fino al 2 febbraio, come parte delle misure del governo per combattere l’epidemia di polmonite virale. “Inizialmente i cinesi sarebbero dovuti tornare a lavorare venerdì 31 gennaio, dopo sette giorni festivi che si traducono in centinaia di milioni di viaggi in tutta la Cina”, scrive l’Ansa. “Questa misura è stata presa per ridurre gli assembramenti e fermare la diffusione dell’epidemia”, spiega invece il governo cinese in un comunicato. Il periodo di ferie per il capodanno cinese è stato prorogato per “limitare i movimenti della popolazione”. Il bilancio ufficiale delle vittime del coronavirus sale a 80 morti e oltre 2.300 casi di contagio confermati in tutto il Paese. Il contagio, tra l’altro, è arrivato fino a Toronto e si sospetta anche a Vienna. E in Svizzera due persone rientrate da poco dalla Cina sono state poste in quarantena. I numeri dell’epidemia, iniziata il 31 dicembre a Wuhan, continuano a crescere giorno dopo giorno.
Brasile: stato sudorientale di Minas Gerais, bilancio della violenta tempesta, 44 vittime e 17mila sfollati
È salito a 44 morti, 19 dispersi, 12 feriti e quasi 17mila sfollati il bilancio della violenta tempesta che ha colpito giovedì lo stato brasiliano sudorientale di Minas Gerais, causando inondazioni e frane. Lo hanno reso noto ieri sera le autorità locali. L’Istituto meteorologico nazionale ha parlato delle precipitazioni più elevate dall’inizio delle misurazioni 110 anni fa, con le piogge in diminuzione solo da ieri. Dall’India dove è in viaggio ufficiale, il presidente Jair Bolsonaro ha assicurato che il suo governo sta facendo “tutto il possibile”.
Mali: imperversa il terrorismo jihadista. Governo locale e militari francesi non riescono a riportare l’ordine
In Mali, il governo locale, e le forze militari francesi, non riescono a mettere sotto controllo il terrorismo jihadista. Al Qaeda nel Sahel colpisce una guarnigione della gendarmeria maliana a Sokolo, alla frontiera con la Mauritania. L’esercito di Bamako ha annunciato la morte di venti dei suoi gendarmi. E la successiva riconquista della base. “Comunque i jihadisti – spiega un servizio di Euronews –, che hanno sferrato il loro attacco a bordo di motociclette, sono riusciti a impossessarsi delle armi, prima di fuggire. Un aereo militare del Mali è giunto sul posto, mentre le forze speciali hanno iniziato a perlustrare il territorio a caccia dei responsabili”.
Giorno della memoria: eventi in tutta Italia, scuole mobilitate per il 75° della liberazione di Auschwitz
Il “Giorno della memoria”, istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000, viene celebrato oggi per ricordare il 27 gennaio 1945, giorno in cui l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Viene celebrato per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani deportati nei campi di concentramento. In tutta Italia vengono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole. Alla vigilia del 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il premier olandese Mark Rutte si è scusato pubblicamente durante una commemorazione. Le azioni dell’ex amministrazione nei confronti delle vittime dell’Olocausto durante l’occupazione tedesca non furono sufficienti e non si fece abbastanza per impedire la deportazione e l’uccisione di 100mila ebrei.