Giorno della memoria: Assisi, pubblicato il romanzo inedito “Gli abitanti del Castelletto” scritto da una bambina ebrea salvata in città

Si intitola “Gli abitanti del Castelletto” il romanzo inedito, scritto da una bambina ebrea che negli anni della Seconda guerra mondiale era rifugiata ad Assisi con la sua famiglia, che questa mattina è stato mostrato dal vescovo di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, nel corso della cerimonia in occasione della Giorno della Memoria. Il libro inedito, spiega una nota, è stato scritto da una bambina ebrea che allora aveva solo dieci anni, ed ora vive a Gerusalemme, Mirjam Viterbi Ben Horin, rifugiata ad Assisi con la sua famiglia; il volume è uscito proprio in questi giorni e sarà presentato lunedì 10 febbraio alla presenza della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, e del giornalista del Tg1, Ignazio Ingrao. “È una storia felice, a prima vista – ha spiegato il vescovo –, ma che nasconde l’altra faccia della tragedia dell’Olocausto. A leggere tra le righe, Mirjam racconta la Shoah. La racconta, paradossalmente, evitando di raccontarla. Questa ragazza è ancora capace di sognare”.
Nel corso della cerimonia, sono state consegnate le medaglie d’onore a cinque umbri quale riconoscimento per i “cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigioniero di guerra, e ai familiari dei deceduti, che abbiano titolo per presentare l’istanza di riconoscimento dello stato di lavoratore coatto”. A ricevere le medaglie sono stati Amedeo Faloci, nato a Montone nel 1927, e i familiari di Guido Casagrande, nato a Gubbio nel 1916, Agostino Conocchia, nato a Montefalco nel 1921, Guglielmo Iezza, nato a Castellamare di Stabia nel 1920, e Domenico Macellari, nato a Tarquinia nel 1912.
In questa occasione, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, ha annunciato l’iniziativa presa insieme al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” di conferire la cittadinanza onoraria per la pace ai tredici sopravvissuti ai campi di sterminio nazista e ancora oggi in vita.

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