“Servire la realtà nella verità ed essere capaci di risponderne, quale che possa esserne il prezzo”. E’ l’augurio che mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e delegato della Conferenza episcopale siciliana per le Comunicazioni sociali, ha rivolto ai giornalisti nel giorno in cui si è fatta memoria del patrono San Francesco di Sales. Il vescovo ha affidato il suo messaggio ad un video pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale siciliana, al termine di una giornata di riflessione confronto su “Verità e responsabilità. “Sono parole in sé stesse sicuramente congiunte – ha detto il presule – ma che alcune volte nella comunicazione sono tanto distanti, soprattutto tanto bistrattate”. Per quanto riguarda la verità, mons. Peri ha ricordato che “i cristiani sanno che la verità per loro è innanzitutto una persona, quindi questo gli dà quel valore in più che tutti dovremmo rispettare”. Se, infatti, la verità è una persona “con essa bisogna dialogare, stare in un atteggiamento di ascolto, di silenzio, di confronto altrimenti si rischia di fare un monologo. E la comunicazione – dice mons. Peri – non è un monologo, e di certo non il monologo di chi sa gridare più forte o di chi sa toccare i nervi scoperti delle persone e non invece loro cuore e la loro anima”. La seconda parola – “e il secondo augurio” – riguarda la responsabilità, “la capacità e il coraggio dei giornalisti di rispondere delle cose che scrivono e che si scrivono, delle cose che dicono e che si dicono, perché tante volte c’è una comunicazione senza volti e senza persone che rischia non solo di essere impersonale, ma di diventare proiettile che uccide le persone”.