Diocesi: mons. Santoro (Taranto), “naufragi spirituali e umani accompagnano i nostri giorni ma non ci devono far temere”

Una celebrazione ecumenica della Parola di Dio che ha messo al centro il tema dell’accoglienza e dell’ospitalità. “Dignità e fratellanza di tutti gli esseri umani”, questo il titolo dell’incontro tra cristiani, ebrei e musulmani, che si è svolto ieri sera nella diocesi di Taranto, nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Assistiamo a naufragi spirituali ed anche umani. Accompagnano i nostri giorni – ha detto l’arcivescovo della diocesi di Taranto, mons. Santoro – ma non ci devono far temere. Bisogna avere fiducia, tendere la mano verso Dio e verso i fratelli, perché la gentilezza usata crea gentilezza e la carità data, mostrata, genera altrettanta carità”. Gregorio Miccoli, pastore e già vescovo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi Giorni (mormoni, ndr) ha poi voluto mostrare tre fotografie, tre immagini forti di vittime di naufragi perché il discorso non rimanesse solo su un piano teorico ma si scontrasse con la realtà del momento attuale “perché le nostre riflessioni devono portarci ad azioni concrete”, ha ribadito. Il clima sereno e familiare, frutto di un percorso di avvicinamento graduale tra queste realtà, di cui l’incontro di ieri è stato solo l’ultimo tassello, ha portato a rinnovare la professione di fede, secondo le parole del Credo dei primi secoli, quando ancora la Chiesa non conosceva la divisione. Un abbraccio di pace che si concluso con la preghiera del Padre Nostro.

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