Il “servizio” offerto dai mezzi di comunicazione sociale “può contribuire non poco a mantenere viva oggi una memoria buona e onesta del nostro passato e portare in luce riferimenti e figure di grande valore che restano come fari di luce per i nostri passi verso il futuro”. Lo ha affermato questa mattina l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata nel corso della celebrazione eucaristica che ha presieduto in occasione della festa del patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales.
Commentando il tema affrontato da Papa Francesco nel messaggio per la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l’arcivescovo ha sottolineato come “conservare una buona memoria degli avvenimenti del proprio passato è fondamentale sia per la Chiesa che per la società d’oggi”. “Volutamente – ha precisato – ho parlato di ‘buona memoria’ perché ci può essere anche una cattiva memoria del passato che offre una selezione ed un’interpretazione distorta delle vicende accadute. Tale, ad esempio, è una storia scritta solo dai vincitori o una lettura del passato fatta con le lenti deformati del pregiudizio e dell’ideologia”. Per mons. Mazzocato, “se, invece, si ricostruiscono gli avvenimenti, che ci hanno preceduto, con onestà morale ed intellettuale, allora resta vero l’antico assioma: ‘Historia magistra vitae’, ‘La storia è maestra della vita’”. “Questo – ha commentato – è vero a livello della storia personale di ognuno di noi” così come “per una società, per un popolo”. “Un popolo senza memoria – ha evidenziato l’arcivescovo – è senza identità perché non ricorda più quale strada abbia percorso per arrivare al presente, quali siano stati gli avvenimenti che lo hanno segnato nel bene e nel male”. “Nel conservare una buona memoria del passato, entra a pieno titolo il compito dei mezzi di comunicazione sociale”, ha rilevato Mazzocato, spiegando come “essi si nutrono di memoria perché raccontano gli avvenimenti del passato, più o meno lontano, e li raccontano dando un’inevitabile interpretazione. Sono i mezzi di comunicazione che, per buona parte, forniscono alle persone e alla società il ricordo degli eventi, la selezione di quelli che sono più o meno importanti e una loro interpretazione”.