“I fatti di cronaca devono essere letti nella maniera più corretta ed approfondita; ogni racconto nasce dalla quotidianità, dalla vita e deve condurci a riflettere su di essa o a capire come migliorarla. Per questo vi invito a comunicare in modo semplice, diretto ed essenziale, senza coprire la verità o trasformarla”. Lo ha affermato oggi il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, celebrando la messa in occasione della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il vescovo ne ha ricordato la figura, additandolo come esempio di una comunicazione efficace ed incentrata sulla verità. “Il giornalista per eccellenza – ha aggiunto mons. Cancian – è però il Signore, che ha comunicato il mistero di Dio. Il Vangelo è la bella notizia, la notizia per eccellenza; inoltre la Parola di Gesù è una parola d’amore”. Come ricordato dallo stesso vescovo solo l’“amore” per la verità permette di raggiungere quest’ultima e di fare in modo che la comunicazione sia caratterizzata da qualità. “San Francesco di Sales è stato un grande comunicatore – ha proseguito Cancian – e il suo stile si è sempre caratterizzato per dolcezza, gentilezza e mitezza, contrapposte all’odio e alla spavalderia”.