“In certi casi, l’obiezione di coscienza è per voi la scelta necessaria per rimanere coerenti” al “‘sì’ alla vita e alla persona”. Non ha dubbi il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, che nel saluto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 dell’Ateneo, sede di Roma, fa sue le parole del Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale del malato del prossimo 11 febbraio. In ogni caso, “quando non potrete guarire, potrete sempre curare con gesti e procedure che diano ristoro e sollievo al malato”. Di qui l’esortazione a contrastare derive eugenetiche ed eutanasiche con “una cultura della sanità” che “sappia valorizzare il dialogo tra medico e paziente nell’ottica di un benessere complessivo della persona malata”. Necessario “sviluppare una ricerca scientifica che non sia fine a se stessa e non usi il paziente come cavia, ma nella comune tensione al bene personale e sociale diventi prassi condivisa ed eticamente qualificata”. Non meno, avverte Bassetti, “serve una economia sanitaria che sappia definire modelli di sostenibilità nell’introduzione delle innovazioni tecnologiche e di equità nell’accesso alle cure”. Servono pertanto “scelte lungimiranti che sappiano alimentare una autentica cultura della sanità”.