“L’Unione europea è pronta a fare tutto ciò che è in nostro potere per costruire la migliore relazione possibile con il Regno unito, ma molto dipende dalle decisioni della Gran Bretagna”. Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, è intervenuto a Davos in una tavola rotonda su “dopo Brexit, rinnovare la crescita europea”. Insieme a lui il ministro italiano Roberto Gualtieri, Christian Sewing, ceo di Deutsche Bank e Frank Appel, ceo di Deutsche Post Dhl Group. Per Gentiloni occorre che la Gran Bretagna chiarisca “se vuole largo accesso al mercato unico o meno” e se è disponibile a “trattare su un piano di equità”. Dopo di che “in 11 mesi sarà difficile, ma possibile”. Per Appel, il tempo dell’incertezza rispetto alla vicenda Brexit non è finito perché il rischio di un non accordo sul futuro e quindi di una hard Brexit non è ancora scongiurato: “le compagnie rimandano investimenti per l’incertezza e quindi si rimanda la crescita”. Quanto al futuro economico dell’Europa senza Londra, per Gentiloni il “Green Deal dà profilo alla Commissione e sarà volano di crescita e cambiamento”. Ma serve anche una “politica fiscale più coordinata e di sostegno, perché le decisioni monetarie non bastano più”, e – aggiunge Gentiloni – serve all’Europa un “profilo geopolitico” su scala globale. Per Gualtieri la chiave di svolta sta negli “investimenti” e in un “patto forte tra politica e business” per quello che lui vorrebbe si chiamasse “Green and Innovation Deal”.