Due giovani artisti saranno i protagonisti della mostra “La bellezza del Crocifisso”, che sarà inaugurata domani, giovedì 23 gennaio, a Milano presso la Galleria San Fedele (via Ulrico Hoepli 3a/b, ore 18.30) e che si concluderà il prossimo 15 febbraio. L’iniziativa rientra nel progetto “Percorsi di riavvicinamento: artisti contemporanei a confronto con il mistero cristiano”, promosso dal Comitato scientifico della fiera internazionale per il mondo religioso “Devotio”, allo scopo di colmare il divario comunicativo che si è creato tra arte e fede nel Novecento. Le due opere – “Dal legno oscuro” del genovese Luca Pianella e “Dono” dell’iraniana Saba Masoumian – sono state premiate ed esposte per la prima volta a Bologna nel febbraio dello scorso anno in occasione di “Devotio 2019”. Ora, a partire da Milano, inizieranno un tour espositivo che le porterà anche al Museo diocesano di Reggio Calabria (28 febbraio-15 aprile), al Museo diocesano di Faenza (18 aprile-16 maggio) e infine al Santuario francescano de La Verna (28 giugno-17 settembre). Dopo queste mostre, le due opere saranno donate ed esposte in chiese o luoghi di culto.
La realizzazione delle due opere è stata accompagnata da alcuni momenti di incontro e di confronto, coordinati da due noti esperti in arte sacra: padre Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria San Fedele di Milano e della Raccolta Lercaro di Bologna, e Claudia Manenti, direttore del Centro studi “Dies Domini” della Fondazione Lercaro e coordinatore del Comitato scientifico di “Devotio”. L’opera “Dal legno oscuro” di Luca Pianella è una riflessione sul “Christus Patiens”. Realizzata su carta, muta a seconda dell’orientamento della luce e della posizione dell’osservatore, grazie ad una differenziata modalità di tracciare la grafite. Saba Masoumian ha realizzato invece l’altorilievo “Dono”, partendo da una lastra di polistirolo che poi ha ricoperto di colori e di mosaici, creando una scena altamente poetica. Evocando antiche rappresentazioni di sapore paleocristiano, senza nascondere alcune suggestioni orientali, la sua attenzione si è concentrata sulle piaghe di Cristo, da cui esce sangue abbondante sotto forma di piccolissimi semi, di cui si nutrono alcuni piccoli uccelli in volo: il sangue di Cristo si fa così seme di vita per i fedeli.
“Questo progetto coinvolge giovani artisti di comprovata capacità e linguaggio contemporaneo, a cui viene commissionata un’opera d’arte a soggetto sacro, accompagnandoli nella sua ideazione e realizzazione – ha spiegato Claudia Manenti -. Il nostro obiettivo è mostrare al mondo dell’arte e a quello della comunità ecclesiale come il linguaggio artistico contemporaneo, se opportunamente sostenuto, possa essere capace di interpretare oggi come nei secoli passati il desiderio della Chiesa di vedere rappresentati in forma comprensibile i misteri di fede cristiani”.