Agroalimentare: carne a rischio e vino adulterato. In poche ore due operazioni bloccano traffici illeciti

Carne a rischio e vino adulterato. Nel giro di poche ore l’agroalimentare italiano è stato scosso da due vicende collegate alla salubrità degli alimenti, ma ha dato prova di quanto siano ad alto livello i controlli e l’attenzione dei produttori verso la qualità delle produzioni.
In Veneto, un’operazione della Guardia di finanza ha bloccato l’importazione e la commercializzazione nel nostro Paese di 10 tonnellate di carne suina, probabilmente affette dall’omonima “peste” e in arrivo dalla Cina. Ad essere bloccato un camion in arrivo dall’Olanda con esattamente 9.420 chilogrammi di carne suina di origine cinese, importati nell’Unione europea in violazione delle norme doganali e sanitarie e che era conservata in mezzo ad altri prodotti di origine vegetale; due le persone arrestate, mentre il magazzino dov’era il carico è stato messo sotto sequestro.
Nelle stesse ore, invece, cinque persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’Oltrepò Pavese e in altre regioni nell’ambito di un’operazione riguardante un nuovo presunto scandalo sul vino contraffatto. Secondo le accuse, gli arrestati avrebbero spacciato per Doc e Igt vini di qualità inferiore, prodotti con uve non certificate come biologiche o addizionati con aromi o anidride carbonica. Anche in questo caso i coltivatori diretti hanno fatto notare la necessità di “fare chiarezza al più presto, perché episodi come questo mettono a rischio il successo del prodotto agroalimentare italiano più venduto all’estero dove il vino ha messo a segno nel 2019 il record di circa 6,4 miliardi di esportazioni con un aumento del 4% secondo le prime proiezioni”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo