(Strasburgo) “Avviare una seria riflessione sul regime detentivo speciale detto 41-bis”, evitare il sovraffollamento delle carceri, contrastare forme di violenze sui detenuti: sono alcuni dei pesanti rilievi mossi all’Italia dal Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura (Cpt) mediante un rapporto pubblicato oggi a Strasburgo. Vi si raccomanda, anzitutto di “abolire la misura d’isolamento diurno imposto dal tribunale come sanzione penale accessoria per i detenuti condannati a reati che prevedono la pena dell’ergastolo”. Il Cpt accorda inoltre “particolare attenzione a varie forme di isolamento e di separazione dal resto della popolazione carceraria imposte ai detenuti, in ragione della durata indeterminata di tali provvedimenti e dell’assenza di procedure e garanzie relative alla loro applicazione e riesame”; invita, appunto, le autorità “ad avviare una seria riflessione sul regime detentivo speciale detto 41-bis, al fine di offrire ai detenuti un minimo di attività utili e di porre rimedio alle gravi carenze materiali osservate nelle celle e nelle aree comuni delle sezioni 41-bis visitate”. Inoltre, il rapporto descrive “diversi casi di maltrattamenti fisici inflitti ai detenuti dal personale della polizia penitenziaria”. In tal senso, il Cpt raccomanda alla direzioni delle carceri in questione di “esercitare maggior controllo sul personale di polizia penitenziaria e di far sì che ogni denuncia di maltrattamenti di questo tipo sia sottoposta a un’indagine efficace da parte dell’autorità giudiziaria”.