Diocesi: mons. Piemontese (Terni), “in questo tempo di indifferenza religiosa testimoniare la fede”

“In questo centenario credo che la famiglia francescana e la nostra Chiesa diocesana debbano dedicarsi a riscoprire il senso e l’attualità di questi santi martiri, che certamente hanno fecondato la Chiesa, l’Ordine e la stessa diocesi. La ricorrenza celebrativa deve condurre e spingere tutti noi a imitarli nel desiderio di diventare santi, nella testimonianza-martirio efficace ai nostri giorni”. Lo ha detto ieri il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese, nell’omelia della messa che ha presieduto nella chiesa di Sant’Antonio, santuario dei Protomartiri francescani, con la quale è stato ufficialmente aperto in diocesi l’ottavo centenario del martirio dei cinque Protomartiri francescani originari della valle ternana. “In questo tempo di indifferenza religiosa e ostilità nei confronti dei valori evangelici occorre avere coraggio di testimoniare la fede e l’amore per Gesù e l’amore per gli uomini, per i quali Gesù ha donato la vita”, ha aggiunto il presule. Nelle sue parole, l’attenzione anche a “questo santuario, che unisce nella venerazione i protomartiri e sant’Antonio di Padova”. L’auspicio del vescovo è che “diventi, per la nostra diocesi, memoria e testimonianza di martirio e di santità, di ricerca della pace e di dialogo per la comprensione tra i popoli, le religioni e le nazioni, secondo gli insegnamenti attuali della chiesa, nello stile trasmessoci dal padre san Francesco”.

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