(Bruxelles) In vista della Conferenza sul futuro dell’Europa, dopo la risoluzione del Parlamento Ue del 15 gennaio, il 22 gennaio sarà pubblicata una “comunicazione” organizzativa della Commissione; il 28 gennaio ne discuterà il Consiglio Affari generali (ministri dei Paesi membri). La Commissione proporrà di definire una “dichiarazione congiunta interistituzionale” per stabilire temi, tempi e ricadute della Conferenza. La Commissione – nel documento che il Sir ha potuto prendere in esame – indica fra l’altro la necessità di procedere con eventuali modifiche della legge elettorale per l’Euroassemblea prima delle elezioni del 2024. “Più di 200 milioni di cittadini europei hanno votato alle elezioni europee di maggio 2019, la più alta affluenza in questi vent’anni. Ciò dimostra chiaramente – secondo la Commissione – che gli europei vogliono un ruolo più attivo nel decidere cosa fa l’Unione europea. Inoltre, poiché le tecnologie digitali e i social media modificano radicalmente la partecipazione politica e civica, i cittadini chiedono un maggiore coinvolgimento nel modo in cui vengono definite le politiche, al di là del voto ogni 5 anni. Dobbiamo rispondere a questo appello”. Il sistema democratico dell’Unione europea è unico. Comprende 500 milioni di persone e trascende i confini geografici, afferma il documento della Commissione. Per renderlo “ancora più vibrante, interattivo e rilevante per i nostri cittadini, dobbiamo usare nuovi metodi”. In tal senso la Conferenza dovrebbe avere ampia pubblicizzazione e trasparenza anche attraverso eventi sul territorio Ue e mediante siti e social network.