Terra dei fuochi: i vescovi a sacerdoti e diaconi, “non possiamo tacere di fronte a questo dramma”. Il 14 gennaio incontro a Teano

Martedì 14 gennaio, a partire dalle 9.30, presso l’auditorium “Mons. Tommasiello”, a Teano (viale Italia), le sei diocesi campane di Acerra, Aversa, Capua, Caserta, Nola e Teano-Calvi si confronteranno sul dramma dell’inquinamento ambientale. Da tempo le sei Chiese campane si stanno incontrando per confrontarsi su questo tema e individuare le vie per un impegno comune. Inoltre, di concerto con la Commissione Cei per il Servizio della carità e la salute, è in preparazione un evento nel V anniversario della Laudato si’, programmato per il prossimo 18 aprile ad Acerra.
“Da anni le nostre terre soffrono: la cura della ‘casa comune’ è diventata un’urgenza dell’ora presente”, perché “l’inquinamento produce malattie e morti”, si legge nella lettera inviata dai vescovi delle sei diocesi, mons. Antonio Di Donna (Acerra), mons. Angelo Spinillo (Aversa), mons. Salvatore Visco (Capua), mons. Giovanni D’Alise (Caserta), mons. Francesco Marino (Nola) e mons. Giacomo Cirulli (Teano-Calvi), ai sacerdoti e diaconi delle Chiese loro affidate. “I vescovi campani più volte sono intervenuti con messaggi e, l’anno scorso, noi vescovi, sollecitati dal fenomeno dei roghi tossici, invitammo tutte le comunità a vivere una giornata di digiuno e di preghiera; l’invito fu ben recepito e vivemmo un forte momento comunitario – ricordano i presuli -. Ma, nell’insieme, sembra che la sensibilità e l’educazione alla custodia del creato non siano passate nel vissuto concreto della pastorale ordinaria, cioè negli itinerari di fede (catechesi) e, soprattutto, nella nostra predicazione”. Più in generale, i vescovi sono preoccupati dell’“affievolimento” della “dimensione profetica del nostro ministero, non solo per quanto riguarda la questione ambientale, ma in genere, per tutto ciò che riguarda la dimensione sociale della fede”. “Non ne parliamo, non educhiamo abbastanza alla pace, alla giustizia e alla salvaguardia del creato – osservano i sei presuli -. Siamo consapevoli che, se tale dimensione non entra nel tessuto ordinario della pastorale, di fatto essa non passerà. Ci chiediamo: sarà per stanchezza? Per rassegnazione? In fondo, così si pensa, che cosa possiamo fare noi di fronte ad un dramma di tali proporzioni? Eppure, non possiamo tacere: siamo di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”. Proprio per un confronto e un discernimento su questi temi i vescovi invitano sacerdoti e diaconi all’incontro del 14 gennaio a Teano.

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