Diocesi: mons. Pennisi (Monreale), “solo perseguendo una reale fratellanza” si può costruire “un cammino di pace”

“Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto hanno il fiato corto e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz’anima”. Così mons. Michele Pennisi arcivescovo di Monreale, nell’omelia dell’odierna messa per la marcia della pace a Montelepre. Nel ricordare il tema del messaggio del Papa per la 53ª Giornata mondiale della pace, il presule sottolinea che Francesco insiste “nell’idea del cammino di speranza e della fraternità per ottenere la pace. Per questo oggi abbiamo camminato assieme in questa marcia per la pace e in questa festa dei popoli”. Solo perseguendo “una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca”, avverte Pennisi, si può costruire “un cammino di pace”. Il mondo ha bisogno di “testimoni convinti” e “artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni”. Solo la “cultura dell’incontro” rompe “con la cultura della minaccia”. “Solo scegliendo la via del rispetto – il monito dell’arcivescovo – si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza e della riconciliazione”. E solo quest’ultimo “ci chiama a trovare nel profondo del nostro cuore la forza del perdono e la capacità di riconoscerci come fratelli e sorelle” accrescendo la “capacità di diventare donne e uomini di pace”. Importante anche la “conversione ecologica” da intendersi “in maniera integrale”. Di qui l’augurio che “ognuno di noi accolga con una grande fede Gesù Cristo Principe della pace nel suo cuore e lo riconosca presente soprattutto nei piccoli nei poveri, nei rifugiati, negli immigrati”.

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