Diocesi: Vicenza, il 21 gennaio si parla di caporalato in agricoltura ed imprenditoria migrante in Veneto

Non solo nel Sud d’Italia; anche nel Veneto si configura la realtà del caporalato, dello sfruttamento per lavoro in nero. Ma che cosa succede nel settore agricolo che conta 64 mila imprese, spesso legate nei ritmi di lavoro alla stagionalità della raccolta, nelle quali vengono assunti più lavoratori stranieri che lavoratori di nazionalità italiana? Quali gli strumenti operativi per arginare il fenomeno del caporalato e le modalità più snelle di incontro tra domanda e offerta di lavoro? È possibile una cabina di regia, una rete efficiente tra enti, servizi, categorie economiche, associazioni sindacali e del terso settore in grado di monitorare, prevenire e contrastare l’illegalità, e lo sfruttamento dei lavoratori? A queste domande cercherà di rispondere l’incontro pubblico promosso dalla Rete verso città migranti, di cui fa parte anche l’Ufficio Migrantes della diocesi di Vicenza, in programma per martedì 21 gennaio, alle 20.30, presso i locali dell’Istituto San Gaetano in via Stradella Mora 12, a Vicenza. Durante la serata verranno anche presentati i dati dell’imprenditoria migrante nel Veneto: gli apporti dei lavoratori immigrati all’economia, quanti sono, in quale percentuale contribuiscono al Pil, il loro impatto fiscale e contributivo. Interverranno alla serata: Grazia Chisin (Uil), Silvana Fanelli (Cgil), Sergio Spiller (Cisl) e Fabio Valerio (Centro Astalli Vicenza).

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