Diocesi: mons. Perego, “l’umiltà è l’olio che alimenta la vita familiare e comunitaria, senza si rischia di guardare solo a se stessi”

“La vita della Beata Beatrice è un esempio di umiltà, ma anche indica come l’umiltà è l’olio che alimenta la vita familiare, la vita comunitaria, le relazioni sociali. Senza umiltà si rischia di guardare solo a se stessi, ai propri bisogni, addormentandosi, perdendo di vista ‘i segni dei tempi’, le grazie che il Signore ci regala ogni giorno, la crescita del Regno di Dio”. Lo ha affermato mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nell’omelia pronunciata durante la messa per la memoria della Beata Beatrice II d’Este, che ha presieduto al monastero S. Antonio.
L’arcivescovo ha evidenziato come l’“acqua, che ha accompagnato la vita della Beata Beatrice, a ricordo di una fede nata dal Battesimo e confermata dalla professione monastica, è anche il dono che accompagna da secoli la sua tomba, e che bagna i volti sofferenti, consola gli sfiduciati, rafforza chi è nello sconforto, abbraccia chi desidera diventare madre e padre”. “È l’acqua – ha proseguito – che ha accompagnato le veglie in preghiera della Beata Beatrice in questa nostra terra e città. È la sua acqua che accompagna le sofferenze, le veglie, i sogni di tanti fedeli. Quest’acqua, dono di Dio, risorsa del creato, diventa il segno del valore delle cose semplici, dell’umiltà”. Perego ha esortato i presenti: “impariamo dalla Beata Beatrice II l’umiltà: come segno di un cammino di amore a Dio e al prossimo, come segno anche di dialogo ecumenico, come strumento di libertà e di apertura alla grazia di Dio”. “Il dono dell’umiltà – ha concluso l’arcivescovo – si trasformi anche in preghiera al Signore, perché, per intercessione della Beata Beatrice, ci prenda per mano e ci accompagni in questa vita a scelte di fede e di consacrazione, di dialogo e di tenerezza”.

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