Diocesi: Rimini, nasce il “Servizio tutela minori e persone vulnerabili”. Sarà presentato stasera

La diocesi di Rimini dà vita al “Servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili” (Sdtm), il nuovo servizio che ha lo scopo di affrontare, in modo concreto, il tema delicato degli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti e dal personale educativo nei confronti di minori o persone vulnerabili.
La presentazione è prevista stasera, alle 20.30 presso il Cinema Teatro Tiberio di San Giuliano di Rimini. Interverranno all’incontro don Maurizio Fabbri (vicario generale della diocesi di Rimini), Paolo Guiducci (Ufficio stampa diocesi Rimini) e la psicoterapeuta Cinzia Bertuccioli (referente diocesana del Servizio). A seguire, verrà proiettato il film “Grazie a Dio” di Francois Ozon.
Il Servizio diocesano tutela minori ha il compito di collaborare costantemente con il vescovo di Rimini e ha la facoltà di interfacciarsi con altri uffici pastorali e con le singole realtà ecclesiali. Rappresenta una struttura stabile, la cui attività si articola in tre ambiti: prevenzione (informazione e formazione), ricezione di eventuali segnalazioni e trattazione dei casi, stesura di protocolli e indicazione di buone prassi.
Per i contatti, il servizio mette a disposizione un indirizzo mail -serviziominoririmini@diocesirimini.it – e un proprio numero di telefono privato – 0541.1835113 -, gestito da un operatore che filtrerà le varie richieste e metterà in contatto parrocchie, associazioni, movimenti e privati cittadini con il referente e i collaboratori del Servizio, tutti professionisti con riconosciuta esperienza nei loro ambiti di riferimento e di provata disponibilità al servizio ecclesiale.
Inoltre, sarà aperto anche uno sportello di ascolto, per incontri personali, nel quale è garantita la massima discrezione. “È un impegno solenne – commenta il vescovo Francesco Lambiasi – che la diocesi riminese intende affrontare affinché le famiglie e tutte le altre istituzioni collegate possano vivere con serenità il momento in cui i minori vengono affidati alle parrocchie per la loro formazione cristiana”.

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