“Non risolveremo i problemi del calcio ma almeno vogliamo dire che insieme si deve condividere una coscienza”. Lo ha detto Noemi Di Segni, presidente della Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), in occasione dell’evento “Un calcio al razzismo”, promosso con la Federcalcio, le società calcistiche e il ministero dello Sport e inserito fra le iniziative in vista del Giorno della memoria. Durante l’incontro è stato siglato un manifesto contro l’antisemitismo e il razzismo negli stadi realizzato in collaborazione con la associazione “Parole Ostili” e il patrocinio del Coni. Come simbolo dell’evento è stato firmato anche un pallone da calcio. “L’idea era arrivare alla pancia e al cuore degli italiani – ha aggiunto Di Segni -. Ieri è venuto a mancare Franco Schoenheit, sopravvissuto al campo di concentramento di Buchenwald. A lui e agli altri che ci hanno lasciato voglio dedicare questo incontro. Sta a tutti noi gridare insieme”. La presidente ha infine ricordato Tullia Zevi, presidente della Ucei in passato e a cui è dedicata la sala, nella sede della Ucei, dove è avvenuto l’incontro. “A lei – ha concluso – mi fa piacere che siano stati dedicati anche dei campionati di calcio dalle nostre scuole”.