Il presidente del Consiglio per l’ecumenismo dei vescovi polacchi mons. Krzysztof Nitkiewicz auspica che “nel Popolo di Dio cresca la consapevolezza dell’importanza dell’ecumenismo”. Il presule, parlando della prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ha sottolineato che nella sua regione di origine, nel nord-est della Polonia, l’ecumenismo “viene costruito giorno per giorno perché le persone appartenenti a Chiese diverse vivono e lavorano fianco a fianco”. Ha anche espresso la sua preoccupazione che nel resto del Paese dove “la fede sembra monolitica”, i polacchi hanno verso l’ecumenismo un atteggiamento “indifferente” oppure si prodigano a far brillare dei “fuochi d’artificio che si rivelano fuochi di paglia spegnendosi quasi subito”. Parlando della situazione attuale della società polacca, mons. Nitkiewicz ha anche rilevato la recrudescenza “dei sentimenti negativi” di invidia, gelosia, rabbia, pregiudizio, e intolleranza. A suo parere questo “è ancora più evidente nei confronti delle persone che hanno un diverso modo di recitare il credo o di pregare” mentre “non bisogna pensare che le differenze tra gli uomini costituiscano un muro incrollabile” in quanto “tutti gli ostacoli si possono vincere”. Le celebrazioni centrali della Settimana, con l’omelia del presidente della Conferenza episcopale mons. Stanisław Gądecki, avranno luogo a Varsavia, il 23 gennaio, presso la chiesa evangelica sita al centro della città. Nel 2020 cade il 20° anniversario della dichiarazione delle Chiese aderenti al Consiglio ecumenico della Polonia relativa al reciproco riconoscimento del sacramento di battesimo.