“La Libia in questo momento non ha bisogno di nuove armi, di nuovi combattenti. Siamo alla vigilia dell’incontro di Berlino, la cosa importante è che ci sia un cessate il fuoco” che, “come ho già detto, non è importante sia sottoscritto ma sostanziale”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando la stampa ad Algeri dove ha incontrato Abdelmadjid Tebboune e Abdelaziz Djerad, rispettivamente presidente e primo ministro della Repubblica Algerina democratica e popolare.
Rispetto all’annuncio di Erdogan circa l’invio di truppe in Libia, il premier ha precisato che “possiamo trovare una soluzione per la crisi libica ma senza ulteriori armi, senza ulteriori combattenti. Questo riguarda tutti, indistintamente, i soggetti coinvolti. Adesso è il momento di dare spazio alla diplomazia, al dialogo e al confronto”.
Riguardo all’ipotesi di una missione europea, Conte ha sottolineato che “queste ipotesi devono concretizzarsi. Sarà una delle possibilità che contempleremo ma dobbiamo confrontarci, discutere, cercare di indirizzare verso una soluzione politica”. “Una volta sposata questa prospettiva e messa da parte l’opzione militare – ha proseguito – potremo valutare le modalità migliori. C’è sicuramente la possibilità di lavorare per portare in Libia, se necessario, un contingente anche di interposizione, di pace. E ci possiamo già dichiarate favorevoli verso questa opzione”.