“Fare fronte comune nello spronare gli enti e le amministrazioni, nel farsi voce di questa fascia sofferente della popolazione e nell’accompagnare chi può praticare un’economia diversa in Sicilia per rianimare questa terra e rispondere con i fatti all’emorragia di giovani che continuano ad andare via”. È l’auspicio dei vescovi siciliani, espresso a margine della sessione invernale di lavoro che si è conclusa nel pomeriggio di oggi a Palermo. Lo spopolamento che si registra forte nell’Isola è stato affrontato durante la sessione invernale della Conferenza episcopale siciliana (Cesi) su proposta della Commissione presbiterale siciliana: per questo motivo è stato ascoltato anche don Antonio Garau, fondatore del Movimento delle valigie di cartone. “Alcune Chiese locali hanno già condiviso nel loro territorio l’esperienza promossa dal sacerdote palermitano che si è fatto portavoce dei giovani e delle famiglie costrette a far fronte alla necessità di lasciare la propria terra per avere, prima ancora di una speranza e di un futuro, la possibilità stessa di una vita dignitosa. I vescovi – si legge nella nota finale dei lavori della Cesi – hanno apprezzato l’iniziativa di don Garau e hanno evidenziato, nel dibattito che ne è seguito, i percorsi già avviati dalle diocesi di Sicilia per la promozione della cultura di impresa e della cooperazione, l’ecologia integrale, lo sviluppo di comunità e l’impegno di sensibilizzare le parrocchie verso la pastorale sociale come ambito di evangelizzazione”.