“Ampia è l’attività sociale svolta dalla Chiesa cattolica nel Paese. Per continuare a collaborare a favore della società, dobbiamo aggiornare il quadro giuridico che regola uno dei diritti fondamentali per ogni società democratica moderna, che è la libertà religiosa” e “sostenere il principio storico di separazione tra Chiesa e Stato, secondo i criteri internazionali più avanzati”. Lo sostiene la Conferenza episcopale messicana (Cem) nel messaggio per il nuovo anno, diffuso ieri nell’ambito di un incontro con i giornalisti, al quale hanno preso parte il presidente e il segretario generale della Cem, rispettivamente mons. Rogelio Cabrera López e mons. Alfonso Miranda Guardiola.
Precisa il messaggio: “Non si cercano privilegi per nessuna associazione religiosa, ma che le Chiese e i loro ministri possano esprimersi nel mondo migliore, che la libertà religiosa sia protetta da un’efficace tutela legale e che i doveri supremi e i diritti umani siano rispettati per poter sviluppare liberamente la vita religiosa nella società. Professiamo l’autentica separazione tra Chiesa e Stato e la piena autonomia di entrambi nei loro campi specifici”.
Nel messaggio, i vescovi toccano diversi temi d’attualità, come l’emergenza migratoria, gli abusi sui minori nella Chiesa e il drammatico livello di violenza nella società.