Medio Oriente e scuola nell’attenzione dei vescovi di Sicilia, pensando alla pace, alla cultura, ma anche al lavoro nell’Isola. Nella nota finale della sessione di lavoro della Conferenza episcopale (Cesi) che si è svolta da lunedì ad oggi a Palermo, i presuli siciliani hanno espresso “preoccupazione per la grave situazione che si registra in queste settimane in Libia”. Hanno evidenziato che quanto avviene nel Paese, proprio di fronte all’Isola, “ha già effetti anche sulla nostra gente di Sicilia, in particolare sui pescatori ai quali, per ragioni di sicurezza, è già interdetta la navigazione nella zona con notevoli ripercussioni economiche”. Affidano, dunque, alla preghiera “lo svolgimento dei negoziati in corso, mentre auspicano che si possa al più presto arrivare ad una soluzione pacifica”.
Nel corso dei lavori della Cesi, mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato di settore, ha presentato ai vescovi la bozza del documento “La pastorale della Chiesa per la scuola” della Cei. “I vescovi hanno auspicato che gli enti locali utilizzino tutte le risorse disponibili per la fascia di bambini e bambine 0–6 anni”. Si legge nella nota finale dei lavori a firma della stessa Conferenza episcopale siciliana, che i vescovi “danno mandato al Servizio per l’insegnamento della religione cattolica per armonizzare i criteri per la concessione dell’idoneità e di sensibilizzare il mondo ecclesiale e civile sulla importanza di tale insegnamento come risorsa culturale ed educativa per la Chiesa e la società”.