Iraq: Upp, “missione Nato nel Paese un gravissimo errore”

“Riteniamo un gravissimo errore la proposta avanzata oggi presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato dal ministro Guerini. Prevedere una missione Nato in sostituzione dell’attuale coalizione anti-Daesh significa non capire cosa sta avvenendo in quel Paese”.
Lo affermano in una nota stampa i due co-presidenti nazionali di “Un Ponte Per” (Upp), Alfio Nicotra e Angelica Romano.
“L’Italia sarebbe il primo Paese a dire sì alla proposta Trump di una missione Nato in Iraq – proseguono Nicotra e Romano – e ci pare una enormità fare da apripista a chi vuole avere le mani libere per operazioni militari illegali, come quelle contro Soleimani, non rischiando sul campo i propri uomini ma mettendo in pericolo quelli dei propri alleati”.
“Di tutto ha bisogno l’Iraq tranne che replicare la fallimentare missione Nato in Afghanistan”, sostengono i due co-presidenti della Ong, presente in Iraq dal 1991.
“Le piazze irachene sono piene da ottobre ad oggi – precisano Nicotra e Romano – di una moltitudine di ragazzi e ragazze che chiedono la fine della divisione del potere su base settaria imposta dall’occupante statunitense prima, ed utilizzata pienamente dall’Iran dopo. L’Italia deve lavorare per l’indipendenza dell’Iraq e non per trasformarlo in un protettorato della Nato. Per questo da tempo insistiamo per trasformare l’attuale missione militare in una missione civile, per sostenere lo sforzo della società irachena a uscire dalla logica di guerra e a costruire finalmente un futuro di pace e di giustizia sociale”.
Per questo, concludono, “Un Ponte Per sarà in piazza in tante città italiane il 25 gennaio prossimo, raccogliendo l’appello lanciato dai movimenti pacifisti statunitensi per sostenere la lotta e le ragioni delle società civili del Medio Oriente”.

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