Femminile e di colore. Questo il volto dominante delle Chiese evangeliche, che in Brasile continuano ad avanzare. Lo rivela uno studio di DataFoha, pubblicato lunedì dal giornale “Folha de S. Paulo” e incentrato sul profilo religioso dei brasiliani di tutte le regioni. Il cattolicesimo è ancora in cima alla “classifica”, con circa il 50% della popolazione, ma continua il calo dei suoi fedeli. Viceversa, gli evangelici continuano a crescere e arrivano al 31%. Il 10% dei brasiliani afferma di non appartenere ad alcuna religione, il 3% è legato a pratiche di spiritismo e il 2% a culti di origine africana.
Sempre secondo l’indagine, le donne rappresentano il 58% degli evangelici e il 51% tra i cattolici. Rispetto ai cattolici, gli evangelici raccolgono maggiori adesioni tra i giovani e tra le persone meno istruite. La zona con la più alta percentuale di cattolici è il Nord Est del Paese, mentre gli evangelici, oltre a una forte presenza nel Sud Est e nel Centro Ovest, sfondano nel Nord del Brasile (cioè negli Stati dell’Amazzonia), dove arrivano al 39%, avvicinandosi sensibilmente ai cattolici.
L’indagine è stata condotta il 5 e il 6 dicembre dell’anno scorso, con 2.948 intervistati in 176 comuni in tutto il Paese. Il margine di errore è più o meno due punti percentuali.
Tale tendenza, sarà, senza dubbio, una delle questioni che verrà toccata durante le visite ad limina dei vescovi brasiliani, che inizieranno in Vaticano prossimamente e si protrarranno per varie settimane.