“Una risposta al desiderio delle guide turistiche di allargare la conoscenza sui beni culturali della Chiesa, di capire il valore teologico che ha ispirato le opere architettoniche o di arte figurativa che vengono proposte all’attenzione di visitatori e turisti, ma anche un’occasione di evangelizzazione e di diffusione della cultura cristiana all’interno della quale i beni culturali ecclesiastici si inscrivono e in seno alla quale sono nati”. Per mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e delegato della Conferenza episcopale siciliana (Cesi) per il Turismo, è questo il motivo per cui si è arrivati al corso di aggiornamento liturgico-pastorale per guide turistiche. L’iniziativa promossa e proposta dall’Ufficio regionale per il Turismo della Conferenza episcopale siciliana insieme con l’assessorato per Beni culturali della Regione siciliana ha preso il via oggi a Catania e, a partire dalla prossima settimana, si terrà anche a Palermo. Sono 130 gli iscritti ammessi, ai quali andrebbero aggiunti quanti hanno fatto richiesta di partecipazione ma che sono rimasti in coda a causa del soprannumero.
Il corso è di 40 ore e prevede anche un laboratorio pratico e la partecipazione del direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, don Gionatan De Marco.
Don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio per il tempo libero, turismo e sport della Cesi, spiega che “si è voluto permettere alle guide di essere loro stesse accompagnate a vivere in modo ‘teologico’ i beni culturali ecclesiastici della nostra bellissima terra e di cimentarsi da subito nel proporli anche dal punto di vista liturgico e pastorale. L’obiettivo è di garantire una fruizione completa e fedele”.
L’aggiornamento per le guide turistiche fa il paio con altre iniziative studiate dalla Conferenza episcopale siciliana e dalla Regione siciliana, come ad esempio il Parco culturale ecclesiale e i cammini di Sicilia.