(Strasburgo) Il diritto all’autodeterminazione è la via più democratica per risolvere i conflitti e le vertenze territoriali all’interno dell’Unione: lo afferma Carles Puigdemont, leader separatista catalano, nel suo primo intervento nell’emiciclo dell’Europarlamento a Strasburgo. Puidgemont vive in auto-esilio lontano dalla sua Barcellona, ma nel frattempo, a maggio scorso, è stato eletto eurodeputato. Dopo un lungo tira-e-molla tra Ue e Stato spagnolo, l’Eurocamera ha finalmente accolto, da ieri, Puidgemont come deputato a tutti gli effetti. Parla di Catalogna come di “questione interna europea” per la quale “occorre trovare una soluzione politica mediante il dialogo”. Poi aggiunge: “no alla repressione, i politici europei facciano sentire la loro voce”. Ma l’aula rimane piuttosto fredda; il suo intervento è applaudito dai banchi delle forze nazionaliste presenti a Strasburgo. Quindi due deputati chiedono di porre altrettante domande a Puidgemont nell’ambito del dibattito in corso in aula, ma lui rifiuta.