Celibato sacerdotale: mons. Gänswein, “Benedetto XVI ha preso le distanze dalla paternità del libro sul sacerdozio e sul celibato”
“Benedetto XVI ha preso le distanze dalla paternità del libro sul sacerdozio e sul celibato, pubblicato dal cardinale Robert Sarah”. Così l’agenzia stampa austriaca Kathpress, riportando le dichiarazioni dell’arcivescovo Georg Gänswein, segretario privato di Benedetto XVI. Su richiesta del Papa emerito, lo stesso Gänswein – ha riferito l’agenzia – avrebbe chiamato oggi il cardinale Sarah per chiedere che “l’editore rimuova il nome e l’immagine di Benedetto XVI dalla copertina del libro”. Anche la firma di Benedetto XVI deve essere tolta dall’introduzione e dalle conclusioni del libro, poiché “egli non ha collaborato alla stesura”, scrive l’agenzia. Mentre invece “il contributo con il nome del Papa emerito, nella parte centrale del libro è al 100% di Benedetto XVI”, ha riferito Gänswein. In un tweet, il card. Robert Sarah ha annunciato che “considerando le controversie che hanno provocato la pubblicazione del libro ‘Dal profondo dei nostri cuori’, si decide che l’autore del libro sarà per le pubblicazioni future il card. Sarah, con il contributo di Benedetto XVI. Tuttavia, il testo completo rimane assolutamente invariato”. Dal cardinale, qualche ora dopo, la conferma di aver parlato, questa mattina, con l’arcivescovo Georg Gänswein, segretario di Benedetto XVI. “Ho anche avuto una conversazione con la direzione di Fayard (l’editore del libro, ndr) per mettere in atto le richieste specifiche di mons. Gänswein”. (clicca qui)
Libia: Conte, “l’importante è che ci sia un cessate il fuoco sostanziale”. “L’Italia valuterà l’invio di soldati”
L’Italia “è assolutamente disponibile” a “dare ogni forma di contributo utile per la pacificazione in Libia”. Ma “in questo momento non ha senso ragionare di dislocamento” di militari italiani. Bisogna prima ritrovarsi a Berlino, creare le premesse. “Se ci saranno, con tutte le condizioni di garanzia in un contesto chiaro e certo, l’Italia valuterà la disponibilità” come fatto in precedenza per altri contesti. “Non escludiamo questa possibilità, ne parleremo a Berlino. Non manderemo uno solo dei nostri ragazzi se non in condizioni di sicurezza, con un contesto e un percorso politico molto chiaro”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando la stampa al termine dell’incontro avuto a Il Cairo con il presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Abd al Fattah al Sisi. Per il premier, “il fatto che la componente di Haftar non abbia sottoscritto l’accordo per il cessate il fuoco non deve distrarci. L’importante è che ci sia un cessate il fuoco sostanziale e si possa indirizzare questo processo verso una soluzione politica”. (clicca qui)
Commissione Ue: strategia per un’Europa sociale e verde. Con il Green deal un’Europa climaticamente neutra
(Strasburgo) “L’Europa sta attraversando grandi cambiamenti. Mentre ci troviamo ad affrontare le trasformazioni ecologica e digitale e l’invecchiamento della popolazione, la Commissione vuole garantire che le persone restino al centro dell’attenzione e che l’economia sia al loro servizio. Abbiamo già uno strumento, il pilastro europeo dei diritti sociali. Ora vogliamo garantire che l’Ue e i suoi Stati membri, come pure le parti interessate, si impegnino ad attuarlo”. Valdis Dombrovskis è vicepresidente della Commissione con l’incarico per un’“economia al servizio delle persone”. Oggi, a nome del Collegio guidato da Ursula von der Leyen, ha presentato un’ampia “comunicazione” sulla “costruzione di un’Europa sociale forte per transizioni giuste”. Si tratta di una serie di documenti correlati al Green Deal, che definiscono “le modalità con cui la politica sociale risponderà alle sfide e alle opportunità odierne, proponendo misure a livello dell’Ue per i prossimi mesi e chiedendo un riscontro su ulteriori interventi a tutti i livelli nel settore dell’occupazione e dei diritti sociali”. La Commissione ha avviato oggi stesso – in una strategia politica di lungo periodo – la prima fase della consultazione delle parti sociali (imprese e sindacati) riguardante salari minimi equi per i lavoratori dell’Unione. Nel presentare oggi a Strasburgo il meccanismo per una “transizione equa”, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che “al centro del Green Deal europeo, che racchiude la nostra visione per un’Europa climaticamente neutra entro il 2050, ci sono le persone. La trasformazione che ci si prospetta è senza precedenti e avrà successo solo se è giusta e va a beneficio di tutti. Sosterremo le popolazioni e le regioni chiamate a compiere gli sforzi maggiori affinché nessuno sia lasciato indietro”. (clicca qui)
Cure palliative: don Angelelli (Cei), “sedazione profonda non è atto eutanasico”
“La sedazione palliativa profonda è stata erroneamente paragonata all’eutanasia, ma non è assolutamente un atto eutanasico, posto che venga fatta a determinate condizioni”. A sgomberare il campo da ogni possibile equivoco tra sedazione profonda – trattamento sanitario previsto dalle legge 38 sulle cure palliative per consentire ad un paziente in fase terminale di non provare dolore quando ogni altro trattamento farmacologico risulta ormai inefficace – ed atti eutanasici volti a procurare la morte, è stato don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, introducendo oggi a Roma, presso la sede dei vescovi italiani, la giornata di studio e formazione per assistenti spirituali e cappellani degli hospice. Don Angelelli ha ribadito il valore delle cure palliative, “elevate quasi a diritto costituzionale dall’ultima sentenza della Consulta su fine vita e suicidio assistito”. “Come Chiesa – ha puntualizzato – abbiano elaborato una posizione chiara: il ricorso alle cure palliative è la risposta ad un’idea di abbandono nella fase terminale della vita. Siamo infatti convinti che se una persona viene accompagnata in modo dignitoso al termine della sua vita, riesce a trovare un senso anche alla dimensione della sofferenza e ragionevolmente non chiederà di anticipare la morte”. (clicca qui)
Terra Santa: vescovi Hlc in visita alla scuola delle suore comboniane a Betania. Mons. Stenger, “i bambini una volta cresciuti saranno i primi nemici del muro”
(Da Betania) I vescovi dell’Hlc (Coordinamento della Terra Santa) hanno fatto visita alla scuola delle suore comboniane a Betania, nei pressi di Gerusalemme. Qui il muro israeliano ha tagliato in due il loro convento dalla scuola. I circa 40 bambini sono quindi costretti a un lungo tragitto per andare a lezione. Israele da due anni non consente il passaggio attraverso una porta creata appositamente. “La scuola – ha spiegato suor Alicia, provinciale per il Medio Oriente delle comboniane – si trova tra due fuochi: da un lato Israele e dall’altro i palestinesi. Gli scontri non sono rari, gli ultimi solo pochi giorni fa con lancio di pietre e di molotov e la risposta militare israeliana. Il cortile della scuola è stato rivestito con un tappeto artificiale di erba per coprire le buche provocate dagli scontri e permettere ai bambini di giocare. Nonostante ciò i genitori continuano a fare grandi sacrifici per permettere ai loro figli di studiare e crescere con valori di tolleranza e amicizia. Questo è il nostro modo per abbattere il muro che genera solo diffidenza e inimicizia”. “I governi – ha commentato al Sir mons. Marc Stenger, vescovo di Troyes e co-presidente di Pax Christi international – costruiscono muri e le suore ponti; i governi pensano di ottenere sicurezza, ma generano solo instabilità e odio. I bambini di questa scuola, una volta cresciuti, saranno i primi nemici del muro. I muri sono destinati a cadere. Tutti”. (clicca qui)
Haiti: mons. Saturné (presidente vescovi) a dieci anni dal terremoto, “qui c’è mancanza di tutto”
“A dieci anni dal terremoto ci sono ancora tantissimi problemi, sia per chi non ha ancora una casa, sia per coloro che continuano ad avere problemi fisici, oppure psicologici. Ci sono ancora chiese e cattedrali da ricostruire. Soprattutto qui c’è mancanza di tutto: cibo, soldi, casa, lavoro, assistenza sanitaria, scuola. La vita è molto difficile. Certo, molti dicono che ciò avviene anche a causa della corruzione”. Mons. Launay Saturné, arcivescovo di Cap-Haïtien e presidente della Conferenza episcopale haitiana, traccia questo bilancio al Sir, proprio nei giorni in cui si ricorda il decimo anniversario del terribile sisma che il 12 gennaio 2010 causò la morte di almeno 250mila persone (c’è chi arriva a ipotizzare la cifra di 350mila). L’arcivescovo, preoccupato in generale per la drammatica situazione del Paese, lamenta la mancanza di una politica di prevenzione: “In altri Paesi, con terremoti anche più forti di quello accaduto ad Haiti, ci sono molti meno danni e meno vittime. Quindi, abbiamo davanti a noi un grande lavoro di motivazione e coscientizzazione, di sguardo verso il futuro, di un’attenzione nuova e profetica ai problemi ecologici”. (clicca qui)
Terra dei fuochi: mons. Di Donna (Acerra) su “lago rifiuti” a Cava Giglio, “non tacere di fronte a dramma che segna presente e futuro”
“Non tacere di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”. Impegnato a Teano con i vescovi, sacerdoti e diaconi, di otto diocesi della Campania per riflettere sul dramma dell’inquinamento ambientale, il vescovo di Acerra, mons. Antonio Di Donna, si è dichiarato preoccupato per quanto accaduto oggi a San Felice a Cancello, Comune della diocesi di Acerra in provincia di Caserta. Dopo la scoperta di un vero e proprio “lago di rifiuti” nella dismessa “Cava Giglio” e a seguito dell’aggressione a due giornalisti, mons. Di Donna ha rilanciato l’appello dei vescovi a “non tacere di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”. Con un messaggio ai sacerdoti e fedeli della diocesi, il presule ha invitato tutti, cittadini e Istituzioni, a prendere coscienza e denunciare, affinché le nostre terre siano “bonificate”. (clicca qui)