Giovanni Custodero: don Esposito (amico), “la sua gioia e il suo amore entusiasta per la vita erano contagiosi” 

“L’ho conosciuto nell’ultimo periodo della sua esistenza e penso che abbia ottenuto ciò che desiderava di più: far sapere al mondo che la vita è un dono strepitoso, che non se ne può sprecare nemmeno un attimo, che bisogna viverla in assoluta pienezza con l’entusiasmo di coglierne e assaporarne in ogni istante la grandezza”. È la testimonianza al Sir di don Antonio Esposito, giovane cappellano dell’ospedale di Castellana, che ricorda Giovanni Custodero, 27 anni, di Pezze di Greco (Brindisi), ex portiere di calcio a 5 in C2 con la maglia del Cocoon Fasano, colpito nel 2015 da una rara forma di sarcoma osseo contro il quale ha lottato strenuamente per anni, venuto a mancare la notte tra sabato 11 e domenica 12 gennaio. Don Antonio, suo coetaneo, ne celebra questo pomeriggio i funerali presso la parrocchia di Santa Maria del Carmine, in piazza della Concordia, a Pezze di Greco. “Non si è mai tirato indietro – prosegue don Antonio –; ha voluto condividere la propria testimonianza sui social ma anche con chi incontrava”. E assicura: “La sua gioia e il suo amore entusiasta per la vita erano contagiosi”. “Abbiamo la stessa età”, prosegue il sacerdote, esprimendo un po’ di rammarico per non averlo conosciuto prima. “Quando ho saputo della sua storia e del suo progetto attraverso le magliette ho pensato: questo ragazzo lo dobbiamo aiutare, e fin dal primo incontro, quattro o cinque mesi fa, si è creato un bellissimo legame, profondo e sincero, fondato sull’essere coetanei, sull’avere interessi e desideri in comune, sul fatto semplicemente di esserci”. E sull’eredità che gli ha lasciato: “La passione per la vita, il desiderio di viverla in pienezza. Di fronte a questo dono la sofferenza causata dalla malattia passava per lui in secondo piano”. Chiediamo a don Antonio che cosa dirà questo pomeriggio nell’omelia. “Non ne ho idea – la risposta –. Ora tutto ciò che mi viene in mente mi sembra banale. Tutti conoscono Giovanni, non ha bisogno di presentazioni. In quel momento mi lascerò guidare dalla Provvidenza e anche da Giovanni stesso”.

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