Elezioni regionali: vescovi Emilia Romagna, “ogni esclusione sociale indebolisce lo sviluppo”

“Le elezioni regionali, oltre alle contingenze storiche che attribuiscono a esse loro significati politici nazionali, hanno un impatto importante per le nostre comunità cristiane, perché riguardano una porzione di Paese di cui viviamo le dinamiche economiche, sociali, amministrative”. Lo si legge in una nota elaborata dalla Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, che si è riunita oggi in assemblea a Bologna, in occasione delle elezioni regionali in Emilia-Romagna del prossimo 26 gennaio. Un appello motivato per la “vicinanza tra vita ecclesiale e vita civile, nella distinzione, ma anche nella collaborazione per il bene comune, per la legalità, per la giustizia, per la cura della nostra terra e per la tutela dei più deboli”. “Mentre invitiamo a esercitare il diritto di voto, primo gesto importante di responsabilità in ogni tornata elettorale, come pastori delle Chiese dell’Emilia-Romagna vogliamo richiamare alcuni aspetti utili per un discernimento sociale e per una scelta coerente”. Chiedendo attenzione ai poveri e alle pari opportunità, i vescovi evidenziano che “ogni forma di corporativismo, di esclusione sociale e dalla partecipazione attiva alla vita delle nostre città, ogni discriminazione di uomini e donne, italiani o immigrati, persone o famiglie, indebolisce il cammino e lo sviluppo regionale”. La “preoccupazione principale”, anche nelle politiche regionali, espressa dai vescovi “non può che essere per le situazioni di povertà, disagio ed emarginazione, segnatamente per quanto riguarda la mancanza e la precarietà del lavoro, continuando un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti”. “Una particolare cura meritano i giovani, in un grave momento di disorientamento pure per le loro famiglie”.

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