I cambiamenti nel mondo editoriale che hanno interessato la produzione del libro religioso al centro di “Editoria religiosa. Lezioni brevi”, il libro scritto dall’ex direttore della Libreria editrice vaticana, don Giuseppe Costa, ed edito da Salvatore Sciascia. Una pubblicazione che “nasce dal desiderio di mettere a fuoco alcuni concetti che hanno determinato questa mutazione”. Il volume presenta, anzitutto, l’approccio autore-editore affrontando l’intero percorso editoriale. Un focus poi è dedicato alla vicenda dell’editoria vaticana, vissuta in prima persona per più di dieci anni dal salesiano. Nella terza parte del libro, invece, vengono presentati alcuni scritti di autori e uomini carismatici, come Dietrich Bonhoeffer e Carlo Carretto, Karl Rahner e Enzo Bianchi, Anselm Grun e il card. Carlo Maria Martini. ” Affinché l’editoria ‘specializzata’ di cui stiamo parlando abbia nuova (e lunga) vita – scrive nella prefazione Massimo Naro, docente di Teologia sistematica alla Facoltà teologica di Sicilia -, occorre ritrovare la famosa marcia in più. E a me pare che, sotto questo profilo, l’intelligenza professionale dovrebbe accompagnarsi di nuovo, e lasciarsi ancora fecondare, da motivazioni carismatiche, che riconducono alle intuizioni e alle idealità di chi tempo fa ha iniziato le varie esperienze editoriali rappresentative del pluriforme cattolicesimo italiano”. A proposito della “crisi di questo mondo editoriale”, Naro evidenzia che si verifica non perché “è di nicchia”: “Sta piuttosto nel suo cedimento alla tentazione del rapace e rampante qualunquismo editoriale”. Dall’autore, secondo Naro, viene indicata la necessità di “un piano di presenza culturale, animata dalle stesse case editrici mediante eventi e iniziative che aiutino i lettori a riscoprire la produzione editoriale d’impronta cattolica”.