“Iniziare un percorso di riappropriazione di un Magistero che l’ha segnata in un momento in cui si intravedevano i primi segnali delle grandi trasformazioni attuali”. Questo l’obiettivo del convegno “Parola alla Chiesa, parola alla città”, organizzato dalla Fondazione Ambrosianeum per il 15 febbraio, a Milano (via delle Ore, 3) a 40 anni dall’ingresso del cardinale Carlo Maria Martini a Milano. Ad introdurre l’incontro – informano i promotori – saranno mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, padre Carlo Casalone, presidente della Fondazione C.M. Martini, e Marco Garzonio, presidente della Fondazione Ambrosianeum. Interverranno, inoltre, mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e vicepresidente della Cei; Roberta De Monticelli, ordinario di Filosofia della persona all’Università Vita e Salute S. Raffaele di Milano; Enrico Letta, della Dean Paris School International Affairs SciencesPo, presidente dell’Istituto Jacques Delors e già presidente del Consiglio. Concluderà l’incontro mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale dell’arcidiocesi di Milano. Durante la mattinata sarà proiettato materiale iconografico tratto dall’archivio della Fondazione Carlo Maria Martini e dal film di Ermanno Olmi “Vedete, sono uno di voi”. Sarà inoltre allestita la mostra “Dall’archivio fotografico della famiglia Martini: il cardinale visto dalla sorella”, a cura di Maris Martini Facchini. “L’episcopato del cardinal Carlo Maria Martini (1980-2002) è stato uno tra i più significativi dell’ultimo secolo a Milano sia per la durata che per l’intensità delle sfide con cui è stato chiamato a misurarsi”, si legge nella presentazione dell’iniziativa: “Rileggerne la memoria oggi è un esercizio non tanto volto al passato ma teso a riprendere da quest’insegnamento contenuti e gesti come fonte di energia per affrontare la sfida inedita del cambiamento epocale in cui siamo immersi”. Diocesi di Milano, Fondazione Ambrosianeum e Fondazione Carlo Maria Martini “uniscono le proprie forze e chiamano altre Istituzioni a dare vita ad un cammino di ripresa dell’esperienza dell’allora arcivescovo di Milano perché da questo recente passato sappiamo trarre spunti efficaci per immaginare la riforma della Chiesa dentro cui quella ambrosiana è impegnata”.